Slider

SCELTI PER VOI:L'incredibile eroe del cortile

giovedì 24 aprile 2025



Direttamente dalla Bologna Children's Book Fair, un libro freschissimo di stampa. La presentazione è stata ospitata nello stand della casa editrice Rrose Sélavy: Claudia Souza è l'autrice e Giacomo Agnello Modica l'illustratore.

Il regno del cortile ormai è per pochi bambini, un tempo, fino a non troppi anni fa, era il luogo di ritrovo dell'infanzia, quello dove potevamo far finta di essere chiunque e qualsiasi cosa con il "facciamo finta che", dove palla, gessetti, biglie ed elastici, manche bastoni, foglie e tappi, erano tesori. Qualsiasi oggetto, un semplice scatolone, per esempio, aveva un potenziale infinito e si poteva trasformare in veliero, in treno, in casa segreta, in nave spaziale.
Proprio qui il protagonista della storia inizia la sua avventura. L'autrice, Claudia Souza, scrittrice, traduttrice, libraia ed esperta di educazione infantile nello sviluppo del linguaggio, ha avuto una brillante idea per un racconto sorprendente che al giro pagina fa spalancare le fauci, mi sono confusa, scusate, volevo dire la bocca, e il merito è dell'illustratore, Giacomo Agnello Modica, che rende il suo racconto figurato una vera esplosione di colori e calca nei colpi di scena con primi piani cinematografici, il suo tratto frenetico convoglia un tale entusiasmo che fa muovere le figure, tantoche sembra vogliano uscire dalla carta. 

La storia è simpatica, adattissima per una lettura a voce alta, sicura catalizzatrice di attenzione da parte dei bambini, e, a guardare meglio, racconta tante altre storie. Non posso svelarvi il finale perché è davvero un colpo di scena, un inaspettato guidato dall'equivoco con cui gli autori iniziano a giocare con il lettore fin dall'inizio. L'immaginazione, la fantasia sfrenata, che accennavo attingendo ai ricordi d'infanzia, è sicuramente dominante, anche per questo motivo si può dire che il libro è vicino al sentire bambino, parla lo stesso linguaggio, ma veicola nella sottotrama una narrazione più intima, quella che si nasconde dietro il coraggio e l'avventura, che si nasconde dietro al supereroe, al lottatore di wrestling,

al pirata all'arrembaggio:

 
c'è il protagonista che è in cerca di se stesso, di un posto in cui sentirsi bene, accettato, che dopo l'eccitazione del gioco sa godersi il momento, la pace che sbagliando chiamiamo "noia".
Le iperboli avventurose fanno sorridere, ma sono così vere mentre si gioca! Ma non è tutto, perché tra narrazione scritta e visiva si possono scorgere altri particolari, tutti importanti, dalla situazione reale in cui il protagonista si muove, alle citazioni dichiarate che introduce l'illustratore, quindi è un libro che va scoperto, con attenzione.
Da qui possono solo partire altri giochi da cortile, o da parco, che in cortile ora ci sono parcheggiate le auto e i condomini non sopportano più il "chiasso".
L'introduzione è curata da Monica Martinelli, fondatrice della casa editrice Settenove, questa collaborazione tra case editrici indipendente rende il progetto ancora più interessante. Martinelli apprezza le potenzialità della fantasia che in questa storia si esprimono con forte energia, infatti travalicano i luoghi comuni, gli stereotipi, le differenze di genere e semmai accenna con delicatezza alle incertezze della crescita. Martinelli appoggia il fatto che oltre alle "esigenze", alle richieste da parte di altri, ci sono sempre le scelte, anche quella di rispondere alle aspettative o di non fare nulla. Diciamo che dopo le innumerevoli e mirabolanti peripezie, la vera conquista è proprio il senso di libertà. Il finale è un plus a margine di tutta la storia. L'inclusione, l'autostima, il gioco e la riflessione: tutte le emozioni si esprimono in un modo suggestivo e, soprattutto, onesto. Impossibile non restarne coinvolti, con il protagonista si sviluppa una spontanea empatia.

Dopo aver conosciuto il suo sguardo, i suoi pensieri, dopo aver giocato con lui, si è diventati anche un po' amici, e chissà se ci si è potuti riconoscere nel suo sguardo. A questo punto, non vi resta che scoprire tutta la storia, con il suo sorprendente finale, e a me non resta altro che augurare a tutti, Buona Lettura!
 

Informazioni tecniche
Titolo: L’incredibile eroe del cortile
Autrice: Claudia Souza
Introduzione: Monica Martinelli
Illustratore: Giacomo Agnello Modica
Collana: Il Quaderno cartone
Casa editrice: Rrose Sélavy edizioni
Formato: cm 21,5 x 25,3, brossura, copertina rigida
Pagine: 40
Codice EAN: 9788885534216
Costo indicativo: € 18,50
Età di lettura: da 5 anni




SPECIALE BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR 2025: SGUARDI VELOCI MA INTENSI

lunedì 14 aprile 2025




Come dice il famoso proverbio "la prima volta non si scorda mai". È vero che il detto si riferisce all'amore. Ma chi lo ha stabilito che non possa essere quello per i libri? 
Di ritorno dalla Bologna Children's Book Fair si ha uno stordimento i cui effetti non discostano molto dal primo incontro con l'innamorato. Le migliaia di immagini tornano lentamente tra le palpebre, mentre fuori dal finestrino del treno il mondo scorre veloce. Ci vuole calma e tempo per realizzare. 
La Bcbf è un evento umano e professionale. L'uno si interseca nell'altro. Ma è soprattutto il giro del mondo in quattro giorni, durante il quale alcune cose le cerchi, altre sono loro a trovare te. 
Per me purtroppo il tempo a disposizione è stato brevissimo, ma ho avuto la fortuna di imbattermi e soffermarmi in particolare su due stand stranieri, molto meno affollati di quelli nostrani.
La Slovenia ha portato uno spazio piccolo, ma ricco.



 
Oltre a notevoli albi, tra i prodotti esposti, a colpirmi è stato il portfolio di eccellente livello: un cofanetto composto da grandi cartoline stampate in alta qualità. Dietro ciascuna sono inseriti alcuni dettagli sull'illustratore.
Vi riporto il link del catalogo in pdf. 



La Bulgaria ha allestito un angoletto accogliente e dolce alla vista, qualche poltroncina per potersi gustare con calma i libri. Chasing Words è il titolo dell'esposizione delle stampe dei 19 illustratori, una sorta di proseguimento e aggiornamento di quella del 2024, in cui tra gli albi pubblicati troneggia When I Want to Keep Silent, scritto da Zornitsa Hristova, illustrato da Kiril Zlatkov e edito in Italia da Orecchio Acerbo. Focalizzata sulla ricchezza e diversità dello stile degli artisti, ha portato una serie di stampe rappresentative di diverse generazioni di artisti, tutte incantevoli nella loro varietà.
Il bellissimo catalogo raccoglie per ciascun autore un'illustrazione dal libro e un disegno preparatorio, che ne mostra il processo creativo. Il tutto arricchito da un QR code, consultabile per approfondimenti e contenuti aggiuntivi sugli artisti e le loro pubblicazioni. Vi consiglio caldamente di farvi un giro per il sito https://booksforkids.bg/en.

Ecco alcune foto che parlano più delle parole.










SPECIALE BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR 2025: Jella Lepman e la circolarità di libr, tra progetti, eventi e mostre che a lei si ispirano.

venerdì 11 aprile 2025





Jella Lepman è stata e resta un esempio formidabile nel mondo, a lei si ispirano ancora illuminati studiosi, esperti, promotori appassionati di libri: il ponte di bellezza, cultura, memoria storica, circolarità continua a collegare paesi, lingue, culture e, soprattutto, bambini e i libri a loro dedicati. Durante alcuni eventi che si sono susseguiti durante la Bologna Children’s Book Fair, il nome e l’eredità lasciata da Jella Lepman hanno rinvigorito i propositi nobili e preziosi che vengono portati avanti da più realtà culturali. Ibby è la più importante realtà che opera in ogni paese, e qui in fiera si possono tirare le fila delle tante iniziative intraprese. Jella Lepman è il faro che illumina ancora la via. Di seguito ho raccolto appunti di due incontri uniti dallo stesso filo rosso: uno in cui Jella Lepman è l’origine del lavoro di promozione degli ospiti, e l’altro in cui è la protagonista dell’evento.


Il 1° aprile ha avuto luogo l’incontro dal titolo The Roadmap to readers: Guiding Authors and Books to Children, “quali sono i principi e i tipi di finanziamento delle varie organizzazioni che promuovono la letteratura per bambini, gli scrittori e gli illustratori?” Organizzato da Estonia Guest of Honour 2025 e Ibby Estonia, ha visto come ospiti Triin Soone, Direttore del centro di letteratura dell’infanzia estone; Dr. Katja Wiebe, Editrice di letteratura per bambini e ragazzi dell’Europa orientale; Justinas Vancevicius, Direttore ad interim del centro letterario per bambini e ragazzi; Martynas Mazvydas a rappresentare la Libreria Nazionale della Lituania. A moderare Tuulike Kivestu, giornalista e illustratore.
È il primo, corposo, incontro sui libri come ponti che uniscono. Triin Soone introduce il lavoro di promozione alla lettura in Estonia citando vari eventi che coinvolgono scuole e famiglie, l’organizzazione è supportata dal lavoro di circa novanta persone. Justinas Vancevicius, riferendosi alla realtà Lituana, si associa citando anche festival, progetti educativi e varie attività che coinvolgono circa cinque persone non governative e ottanta da parte governativa. Servono sempre fondi per poter realizzare gli eventi e molti vengono finanziati con delle challenge. Dr. Katja Wiebe cita proprio Jella Lepman perché a partire da lei che continua il suo lavoro, a Monaco, dove è responsabile dei libri estoni, ma nella biblioteca, che è una parte essenziale della cultura della società, ci sono oltre cinquantamila libri da condividere e far conoscere, nello spirito di Jella Lepman. Nella biblioteca continuano a raccogliere libri, li catalogano e li promuovono, fanno ricerca. I finanziamenti arrivano da più parti, tra cui lo Stato tedesco e la stessa città di Monaco. Triin Soone racconta di come in Estonia vengano organizzate competizioni letterarie, concorsi sulla letteratura per poterla ampliare, infatti, in questo modo incoraggiano i nuovi autori e serve anche per continuare la ricerca di nuovi buoni libri. La ricerca è cooperazione, anche con i lettori, per ottenere feedback e capire cosa piaccia di più. I seminari professionali sono indirizzati a insegnanti, librai e genitori, grazie a un buon sistema bibliotecario, che attinge alle novità attraverso le librerie, e chiaramente servono fondi per affrontare le spese. Vengono portate avanti molte iniziative per i bambini, anche se la lettura è integrata nei programmi educativi fin dalla scuola dell’infanzia. In Lituania, spiega Justinas Vancevicius, c’è la filosofia del “Joy of reading”, la promozione punta al piacere della lettura e il festival Children Book Island unisce i ragazzi e i libri, la musica, l’arte, il cinema, è un evento anche per tutte le professioni che gravitano intorno al libro, attraverso seminari, masterclass, autori Guest of Honour, conferenze. 
Nel programma Book Start ogni bambino nato in Lituania riceve un pacchetto di informazioni sulle biblioteche pubbliche con libri per il target 0-3 anni, oltre alle altre strategie per far continuare nel tempo questo progetto, per far circolare i libri con gli eventi dedicati ai bambini più piccoli.
Tutti concordano sul valore delle biblioteche pubbliche che permettono a tutti di far arrivare i libri nelle case e quindi coltivare la cultura del libro in famiglia.
Dr. Katja Wiebe racconta il patrimonio, secondo l’esempio di Jella Lepman, di libri che altrimenti sarebbero andati perduti, come quelli della ex Yugoslavia, che ora non esistono più nei territori di origine. Sono collezioni della memoria dei libri per bambini. Anche qui vengono organizzati eventi anche teatrali, artistici, accompagnati dall’orchestra e catturano l’empatia dei bambini. Il programma Music Reading con l’orchestra sinfonica crea momenti di stupore e bellezza. Poi ci sono i cortometraggi sui libri che raggiungono i bambini nei luoghi in cui si trovano, come la scuola. Ci sono molte iniziative. Il programma finanziario prevede le spese per poter lavorare a progetto per tre mesi. Triin Soone parla dei progetti estoni che partono dalla prima infanzia fino alla scuola, anche se insiste sull’importanza di avere libri nelle case. È necessario poter offrire la varietà più vasta possibile per argomento, per far scoprire ai bambini i propri gusti e attitudini. In Estonia vengono pubblicati circa ottocento libri, e non è un paese molto grande, ma sono le biblioteche a rendere i libri accessibili a tutti e contribuiscono al futuro della cultura dedicata ai bambini, il ruolo degli insegnanti è chiamato ad incoraggiare questo circolo. Justinas Vancevicius cita la frase “i bambini maschi non leggono”, ne abbiamo parlato in modo più approfondito nell’articolo “Boys, dove sono questi lettori?”. Per l’esperto lituano è sbagliata poiché non deve esserci nessuna competizione, leggere è piacere e non è una gara, ma gli adulti posso fare di più, a partire dalle famiglie. Quando gli adulti si lamentano di questo, lui chiede a queste persone se a casa ci sono libri alla portata di mano dei bambini, se hanno un luogo comodo per potersi dedicare alla lettura e altre domande del genere. Perché fino a cinque e sei anni il libro è piacere, non è prettamente didattico, poi avviene la trasformazione in obbligo e fatica, alimentando paure e rigetto. I libri sono molto costosi, il cinquanta per cento della popolazione non può acquistarli, ma i libri non devono essere un privilegio, le biblioteche scolastiche purtroppo sono più per gli insegnanti che per i bambini, ci sono libri didattici e ben pochi per il piacere di leggere, manca la giusta cura. Questi spazi non sono il centro della cultura scolastica, invece dovrebbero essere proprio questo. Dr. Katja Wiebe afferma che anche in Germania le biblioteche scolastiche sono poco aggiornate, ma ci sono dei progetti per organizzare dei workshop insieme ai bambini per discutere su quali libri tenere e quali no, se ce ne sono tra le novità alcuni da poter aggiungere, proprio perché le biblioteche scolastiche devono essere al servizio di insegnanti e bambini, altrimenti il libro è solo un compito, un obbligo al solo fine didattico, che intimidisce e allontana. I workshop, con l’approccio alla scelta, fissano il senso di beneficio e accessibilità. Infine, conclude l’intervento Justinas Vancevicius: in Lituania si avverte forte la tensione geopolitica, c’è ansia, paura, incertezza negli adulti e anche nei bambini. I libri e le persone che lavorano con i libri possono aiutare i bambini a capire cosa accade.


Il secondo incontro ha avuto luogo il 2 aprile dal titolo “Fateci cominciare dai bambini. I libri come ponti: un tributo in immagini a Jella Lepman” organizzato da Ibby Italia e la Bologna Children’s Book Fair. Silvana Sola ha curato la mostra e Elisabetta Lippolis, trentanovesimo Presidente del Congresso Ibby e vicepresidente di Ibby Italia. Il libro di Jella Lepman, Un ponte di libri, troneggia davanti agli ospiti. 
La mostra è promossa per il 39° congresso Internazionale di Ibby, e il progetto parte da Trieste, che è stata sede nel 2024, evento a cadenza biennale, e viene ospitato nei paesi in cui ci sono delle sedi Ibby. Elisabetta Lippolis ricorda i congressi del 1958 a Firenze e quello del 1970 a Bologna. 
È una chiamata alla responsabilità dell’impegno. Silvana Sola racconta di quando ha iniziato la ricerca, con Della Passarelli editrice di Sinnos, a Monaco, dove ha avuto accesso a tante fotografie originali e a del materiale prezioso riguardante Jella Lepman. Il percorso di studio ha portato a questo progetto, in cui sono stati scelti dei passi, degli “aspetti della vita” della Lepman, poi consegnati ad illustratori di tutto il mondo, ognuno di loro ha prodotto un’illustrazione, forte è l'ispirazione ai titoli che Jella aveva nella sua prima mostra itinerante. Anche questa mostra cercherà di coprire più tappe, nell'originalità di questo progetto c’è anche una raffinata produzione, da parte degli artisti coinvolti, di ex libris, che accompagnano ogni illustrazione. 
La dimensione dell’ex libris andrebbe recuperata, dice Silvana Sola, anche perchè è una scelta che permette di riconoscerti. Durante questo incontro vengono presentate tutte le opere e gli ex libris realizzati dagli artisti, corredati da una breve introduzione. La mostra è molto bella e poter vedere le illustrazioni accanto all’ex libris scelto da ogni autore è un’esperienza molto interessante. Silvana Sola ricorda quando Jella Lepman interpellò Eleonor Roosvelt per ottenere libri da un paese che continuava a produrne, non avendo avuto la guerra in casa. Non starò ad elencarvi tavola per tavola, le foto non sono di buona qualità, ma quello che emerge è un lavoro corposo da parte di tutti. Dalle illustrazioni arriva la concretezza con cui agì Jella Lepman, una determinazione e un esempio senza il quale forse non ci sarebbero le realtà raccontate fin qui.
Il mondo dei libri irrompe dall’immaginario al reale, c’è lo stupore visivo e narrativo, Jella aveva intuito che sono i bambini a tenere insieme quel che resta nel dopoguerra, e anche con la realizzazione del bibliobus poteva raggiungerne molti, creando quella circolarità dei libri che ancora contraddistingue i progetti di promozione alla lettura così importanti, soprattutto nei paesi dove ci sono più difficoltà di diffusione dei libri. 
I bambini che accoglieva e incontrava Jella erano trascurati, traumatizzati e serviva proprio dare tutta l’attenzione ai sentimenti, alle emozioni negate. A volte la situazione di empatia arrivava prima da un libro che dalla famiglia, dice Silvana Sola. La scelta degli illustratori è stata una fase molto delicata, perché dovevano essere capaci di sintesi, senza eccedere all’astrattismo, per non perdere il senso dei momenti scelti da raffigurare. Jella era mossa da una forte positività, da lei parte la comunità di intenti per realizzare oggi come allora una attualità concreta, uno stimolo all’azione. Le illustrazioni quindi dovevano restare ancorate all'esperienza di Jella. Elisabetta Lippolis conclude con una bellissima frase: “Joy is an act of resistance” (frase pronunciata da Toi Derricotte nel poema The Telly Cycle) e per rendere fruibile la mostra e sostenere Ibby è possibile acquistare il catalogo e la raccolta di ex libris. 




















SPECIALE BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR 2025:La poetica e le sonorità dell’anima di Jorge Luján candidato all’ALMA per l’Argentina.

martedì 8 aprile 2025



Jorge Luján è un poeta e musicista che ha un collegamento speciale con il mondo dell’infanzia, un canale privilegiato lo collega alla delicatezza dei sentimenti dei più piccoli e smuove di tenerezza quelli degli adulti. Conosciuto tanti anni fa, ha mantenuto sempre intatto l'incanto. L’incontro organizzato nel Poetry Corner da Junior Poetry Associazione Culturale è stato intenso, gioviale e coinvolgente. L’artista non ha presentato solo le novità editoriali, ma ha raccontato il suo percorso creativo con generosità. La moderatrice Giulia Zucchini, che con simpatici e incalzanti inviti lo spronava a donarsi, ha fatto in modo che godessimo di numerose letture, racconti e canti, che hanno creato un’atmosfera sospesa dal brusio della fiera, la platea era risucchiata nel suo magnetismo fatto di poesia, serenità, sorrisi e gentilezza. Un vero angolo di bellezza. Ha raccontato della sua infanzia, quando sua madre si accorse del talento, a soli due anni, nel riconoscere e copiare da qualsiasi oggetto che riportasse delle scritte, le lettere dell’alfabeto, un indizio su quello che avrebbe coltivato per tutta la vita: l’amore per le parole e la loro musicalità. “Le vocali sono i bambini e le consonanti gli adulti” e la relazione con le lettere è poesia, come nell’albo Volcancito nevado.


Ha raccontato di quando compone e lascia decantare le poesie, perché solo in questo modo arrivano le parole giuste, le parole migliori che si allacciano a quel verso poetico. Non rovinare una poesia è difficile e importante, ci vuole tempo e dedizione. La madre lo mandò a imparare a suonare il pianoforte perché, attenta, notò anche in quel caso una certa predisposizione, e fu un ulteriore passo verso la poesia, verso quelle sensazioni che lo portano a cercare punti di vista inusuali, unici. In Colors! Colores! Sono i colori a creare la poesia.



L’immaginazione libera in tutti i suoi libri, ma ci sono altri apporti peculiari che si rivelano nel suo percorso creativo: Jorge è anche un architetto e nel libro Pon los muros a soñar si percorre un vero viaggio tra architettura e poesia. Ci racconta di quando arrivò in Messico, dopo la dittatura argentina, e rimase impressionato dalla poetica dell’architettura preispanica, come le piramidi di Teotihuacan o Chichén Itzá. Ma anche la capanna ovale tradizionale di alcuni villaggi, costruita con materiali naturali, che per il poeta assume il valore di un luogo sacro, sempre aperto, atto a trovare la calma, la pace. Nel libro compaiono anche altri palazzi, è incentrato sull’architettura messicana nei suoi molteplici aspetti. [Segue video sottostante]


Quello che conta è che “il senso” deve avere più significati, altrimenti è un già sentito, invece, lo spazio e il suono delle parole indicano la via della poesia. [Segue video sottostante]


Il poeta dice che vuole “abitare” il poema, anche se a ognuno comunica qualcosa di diverso, quello che importa è che il triste e il felice risiedono in uno spazio e accadono nello stesso tempo. Come in quel momento di ascolto, con il sottofondo di brusio dei visitatori della fiera, un suono unico che ricorda il mare, permanente e costante, un momento unico che condividiamo e ognuno deciderà cosa tenere e cosa no. Ed è di nuovo poesia! L’incontro si è concluso con un canto mimato in cui abbiamo partecipato, un poema che alla fine ci ha fatto toccare il cielo con una mano. Jorge Luján vuole abitare la poesia, ma possiamo affermare che anche la poesia abita in lui.






SCELTI PER VOI: QUANDO IL CIELO CADRÀ

lunedì 7 aprile 2025

 


Londra, 1941. 
Un gran trambusto alla stazione dei treni. Tantissime persone in attesa di evacuare verso le campagne. Soprattutto giovani, spediti fuori città dalle famiglie per cercare di risparmiarli dai bombardamenti nazisti. A restare è solo chi non ha più nulla da perdere, oppure chi, fino alla fine, tenta di salvare quel poco che è rimasto.
Così ha inizio questa storia, in cui il suono delle sirene antiaeree farà da sottofondo alla narrazione. 
Tra quei ragazzi c'è Joseph. Dodici anni, sempre arrabbiato, pronto a perdere la calma e a esplodere come un petardo per un nonnulla. Lui, al contrario, arriva, perché dopo l'abbandono della madre e la partenza del padre per il fronte, con quel caratteraccio e la rabbia che aziona i pugni prima del cervello, nessuno lo vuole più intorno. Neppure la nonna, che decide di affidarlo alla burbera Signora F., una donna sola, senza peli sulla lingua, né un briciolo di gentilezza, inaccessibile e brusca; nonostante la guerra continua però a gestire con amore quello che un tempo era il fastoso zoo di famiglia, ormai in rovina e praticamente senza animali, tranne qualche cammello e pony, due lupi scheletrici, degli uccelli spennacchiati e Adone, un imponente gorilla argentato. 
Subito la Signora F. cerca di domare Joseph, costringendolo a lavorare nello zoo, spalando gli escrementi dei cammelli per barattarli con il mangime per i pochi animali rimasti. E per di più lo obbliga ad andare a scuola.

Il suo lavoro. Purtroppo è diventato questo. Il suo compito è di mantenere in vita gli animali, ma per colpa di Hitler e delle sue incursioni aeree, le regole sono cambiate. Adesso, quando suonano le sirene dell'allarme antiaereo, il suo compito, il suo UNICO compito, è puntare il fucile su Adone, perché quando il cielo cadrà – e prima o poi succederà – quello zoo diventerà un campo di battaglia. L'inferno.” 

Questa storia è ispirata ad un evento reale: durante la Seconda guerra mondiale era stato dato l'ordine di abbattere gli animali pericolosi, nel caso in cui i bombardamenti li avessero liberati dalle loro gabbie. Nella nostra di storia, il problema è che tra Joseph ed il gorilla pian piano si instaura un rapporto molto particolare, che renderà le cose davvero difficili.
Molte e varie sono le tematiche affrontate: l'amicizia, la perdita e il dolore, la difficoltà di fidarsi, solo per dirne alcune. Tutte ci danno spunto per significative riflessioni, molte anche attuali, come quella sull'economia di guerra, sulla necessità di trovare soluzioni e superare le difficoltà, in un momento in cui l'incertezza fa da padrona: il risparmio dei beni essenziali, come la legna, la farina e le uova, l'utilizzo dello sterco degli animali di uno zoo come moneta. 
La narrazione si distingue per la profonda introspezione dei personaggi, il cui cambiamento e processo di crescita è raccontato in maniera emotivamente potente. 
Protagonisti sono infatti i legami personali. Tra coetanei. Tra adulti e ragazzi. Tra umani e animali. Che in tempo di guerra sono ancora più difficili da costruire, perché è proprio in quei momenti che vengono maggiormente messi alla prova dalle drammatiche condizioni che si è costretti a subire. 
La guerra fa perdere gli affetti più grandi, rendendo gli animi rabbiosi come nel caso di Joseph o chiusi, sterili e freddi come per la Signora F., ma è anche un'occasione per ricercare il bene vero dentro alla disumanità.


Per voi Piccoli Lettori Crescono





INFORMAZIONI TECNICHE

TITOLO: Quando il cielo cadrà
AUTORE: Phil Earle
TRADUTTORE: Maurizio Bartocci
EDITORE: Feltrinelli Up
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2024
PAGINE: 318 p.
FORMATO: brossura
ETÀ DI LETTURA: dai 12 anni
ISBN: 9788807910869
PREZZO INDICATIVO: € 16,00

SPECIALE BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR 2025: BOYS, dove sono questi lettori?










Conferenze in fiera: BOYS, dove sono questi lettori?

Perché adesso in molti si interessano dei lettori maschi? Proviamo quindi ad ascoltare gli esperti e chi a loro ora si rivolge con un entusiasmo nuovo, o con un fine nuovo. Ci si accorge di loro dopo una corrente creativa e culturale che ha interessato principalmente le bambine, con la spinta del "girl power". Ora si palesa una nuova attenzione verso l'altra parte dei giovani "consumatori", che sono rimasti in una zona d’ombra, che non contribuiscono a far girare molto l’economia di certi settori, le cui qualità sono…sì, dai, sempre quelle. Sarà davvero così? Io ho un carico di dubbi che mi porto in spalla, con sincera curiosità ho seguito due incontri di cui vi riporto un piccolo report, ma riflettiamoci insieme. Non possiamo negare un dato di fatto: è sceso il livello di autostima ed è salito quello del disagio anche tra i ragazzini, forse tutta questa differenza sulle necessità dei generi non c’è, ma si continua a parlare di maschi e femmine come due mondi a parte. L’argomento è vasto e interessante da esplorare. In questi giorni ho ascoltato interventi sul “lettore maschio”, non posso affermare che l’interesse sia incentrato solo a livello commerciale, dietro a questo riflettore puntato su di loro ci sono anche nobili intenti: si cerca di offrire loro buone storie e un progetto abbastanza diffuso che tende a ridefinire il loro ruolo sociale, magari con più attenzione verso l’educazione emozionale. Mi auguro che questo nuovo fermento riesca a scardinare i pesanti e retrogradi stereotipi, che l’educazione emozionale raggiunga tutti i giovani, senza distinzione di genere, perché è sempre più necessaria.

Partiamo dunque dal primo dato accusatorio:

“I bambini vengono spesso considerati dei lettori più deboli rispetto alle bambine”, chi lo dice? Lo dicono molti adulti del settore educativo e del settore editoriale, che i libri li vende. L'argomento è dibattuto anche all'estero, il fenomeno risulta diffuso. Durante gli intensi giorni di incontri che si sono svolti alla Bologna Children's Book Fair  ci sono stati due incontri relativi proprio a questo dato, sono andata carica di curiosità ad ascoltare gli esperti invitati a parlarne. 

Il primo evento è stato organizzato da Estonia Guest of Honour 2025 e Ibby Estonia il 31 aprile, titolo del dibattito: Books and Boys.

"Ci sono differenze nello scrivere per ragazze o ragazzi? Davvero i ragazzi leggono di meno? Di cosa dovrebbero parlare le storie per attrarre giovani lettori di sesso maschile?" 

A moderare l'incontro lo scrittore Stefan Booner, gli altri ospiti erano gli scrittori Ilmar Tomusk, Anti Saar e il promotore alla lettura Charalambos Demetriou, che è anche insegnante e membro del comitato esecutivo Ibby a Cipro.



Il proposito dei presenti è fin dall'inizio della discussione quello di fare meglio, una presa di consapevolezza e di impegno quindi, perché dalla loro esperienza emerge che le ragazze scrivono meglio e leggono di più rispetto ai compagni. Secondo Ilmar Tomusk, esiste una coincidenza tra l'età in cui si abbandona il libro e l'accesso agli account nei social: i contenuti digitali, se ben creati, potrebbero anche non far morire la lettura, quindi, non c’è una forte demonizzazione del dispositivo elettronico. I social in ogni caso restano i maggiori colpevoli anche per l'insegnante Charalambos Demetriou che lamenta l'assenza dei limiti nell'uso e fin dalla giovanissima età, la noia per la lettura nasce da quanto siano più accattivanti i video game e i contenuti veloci su un dispositivo elettronico. Sono più gratificanti rispetto alla fatica della lettura. Il suo lavoro nelle scuole è quello di non veicolare i libri, la sua strategia è quella di offrire la più ampia varietà possibile per incuriosire e creare una rete di scambio tra gli alunni. Il suo impegno è fondato sull’incuriosire, tenendo lontana l’idea di noia. Resta in ogni caso fondamentale dare il buon esempio sia a casa che a scuola, leggendo in classe, infatti, dalla sua esperienza, ha notato che in tanti casi nelle case degli alunni non esistono le librerie, non si usa nemmeno leggere ai bambini. Le biblioteche sono una risorsa imprescindibile e lui promuove una "Book Parade" dove i bambini giocano con i personaggi dei libri, gioco e divertimento creano relazioni più salde tra compagni e l’oggetto libro. Inoltre, i ragazzi sono sempre attratti dalle illustrazioni, vengono catturati dalla grafica e prediligono i fumetti, che sono buone letture.

Anti Saar allarga un po’ lo sguardo e fa notare che i libri che i ragazzi preferiscono sono gli stessi che piacciono anche alle ragazze, ovvero quelli che trattano argomenti che riguardano tutti loro, come i desideri e le paure. Quando scrive, ad esempio, non pensa al pubblico di lettori che lo leggeranno, ma al ragazzo che era e che è ancora in lui, questo lo avvicina ai giovani. 

La noia viene sottolineata anche da Ilmar Tomusk, ma si riferisce proprio alle storie narrate nei libri, a volte sono piatte, accade troppo poco e manca il fattore eccitante, abbastanza interessante per non far abbandonare il libro, altre volte le storie sono troppo deprimenti, si possono trattare temi serissimi anche senza essere tristi. Anti Saar afferma che la vita è già molto assurda, accadono eventi di ogni tipo, si possono quindi trattare temi anche forti con una dose di ironia, inoltre non nota grande differenza di genere nell'attitudine alla lettura, i ragazzi vogliono anche essere lasciati da soli e in pace, senza troppe pressioni. (La mia mente è subito volata al video dei Pink Floyd “The Wall”). Invece Charalambos Demetriou ha notato che nei ragazzi qualche differenza c’è, per i maschi sono più appetibili i temi tecnologici o le storie sugli alieni, rispetto alle ragazze. Qualche differenza c'è anche nell'importanza delle immagini sui libri, se non ci sono i bambini maschi tendono a non scegliere quella lettura.

Stefan Booner insiste sul ruolo degli adulti: riconosce l'importanza degli incontri con gli autori, quanto siano importanti le domande che vengono poste dai giovani lettori, anche se sono buffe e fuori tema, ma sta di fatto che incuriosiscono e creano nuovi stimoli e quindi nuovi lettori, poi è importante la lettura ad alta voce in classe, mai abbastanza diffusa come invece dovrebbe.

A questo proposito Charalambos Demetriou fa notare che molti adulti, genitori ed insegnanti, smettono di leggere ai bambini dal momento che diventano lettori autonomi, perdendo quel tipo di relazione di intimità che quell’occasione crea, ed è un vero peccato.

Una uditrice ha posto una domanda interessante: c'è, secondo voi, qualche relazione tra lo scrivere in corsivo, pratica sempre più desueta, e la lettura? La risposta è unanime: sì, l'abilità dello scrivere va di pari passo con quella della lettura, è un allenamento anche alla fatica che si deve affrontare per entrambe. Charalambos Demetriou racconta del suo playful frame work, ovvero far scrivere giocando con le forme, pur di rendere divertente l'apprendimento e l'allenamento alla scrittura in corsivo.

Anti Saar conclude dicendo che quando i ragazzi vengono etichettati come lettori meno smart rispetto alle ragazze, serve impegnarsi ancora di più, dando il buon esempio, lui risponde così alle insegnanti che si lamentano durante gli incontri nelle scuole, da parte sua racconta che fa sport, ama le auto, ma è anche un lettore appassionato e lo trasmette leggendo e scrivendo per ragazzi. 

In conclusione, penso al grande lavoro dei bravi promotori della lettura: l’entusiasmo riesce a convogliare le buone pratiche e si dovrebbe fare sempre più rete nelle strategie da adottare, per e con i ragazzi. Oltre agli esperti, ognuno può fare la sua parte.

 

Il secondo evento sul tema si è svolto il 1 aprile, dal titolo Dove sono i ragazzi: i libri giusti possono renderli eroi, organizzato da BCBF e da ITA- Italian Trade Agency e MAECI- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Moderatore Porter Anderson, Direttore Editoriale, Publishing Perspectives con i seguenti ospiti: Michiel Kolman, Senior Vice President di Elsevier e Presidente del Comitato per l'Editoria Inclusiva e l'Alfabetizzazione di IPA- International Publishers Association, Francesca Cavallo, autrice di Storie spaziali per maschi del futuro, Maria Russo, Editor At Large - Union Square Kids, Jonathan Simcosky, Quarto Books New York, editore di Yes, Boys Can! Inspiring Stories of Men Who Changed the World.



                              

La distinzione di genere è il fulcro del dibattito, anche perché i libri promossi battono su questa dicotomia. Servono, secondo gli ospiti di questa platea, delle storie diverse da proporre ai maschi e questo anche per abbattere alcuni stereotipi che li riguardano. 

Francesca Cavallo, dopo le “Bambine Ribelli”, propone un nuovo progetto incentrato su storie dedicate ai bambini, Storie Spaziali per maschi del futuro, un’operazione commerciale che cavalca la nuova tendenza e l’autrice racconta che sia partita dalla richiesta di alcune mamme che le hanno chiesto “perché non parli dei bambini?”. 

L’autrice ha quindi analizzato la sua attitudine verso il genere maschile e ha iniziato a domandarsi: perché credo che i maschi siano meno sensibili e più aggressivi? Forse siamo noi a credere a questa cultura, si risponde. Nel “noi” leggiamo quella parte di adulti che con i ragazzi ha questa percezione, sono affermazioni non sempre condivisibili, personalmente sono distante da questo pensiero, ma il dibattito è apertissimo. Secondo Cavallo, il punto da cui partire sono le fiabe e gli stereotipi che ne derivano, infatti i maschi non risultano più liberi delle femmine, nelle storie infatti non cambiano, non evolvono, e hanno una sola funzione: salvare la fanciulla. Senza quel ruolo, il personaggio maschile nelle storie non avrebbe alcun senso di esistere. A partire da questa convinzione ha pensato di scrivere dodici storie, per creare una nuova antologia rivolta ai lettori maschi, per offrire loro un’idea delle qualità che portano a una mutua liberazione. 

Porter Anderson pone l’accento sul disagio dei ragazzi di oggi, cita alcuni libri, tra cui nove libri del Carnegie Medal, in cui ha evinto come nelle trame compaiano personaggi maschili che vivono situazioni davvero brutte, e più che commentarli, ne è rimasto colpito. Invece ha raccomandato la lettura del libro Of Boys and Men, di Richard Reeves, un libro che approfondisce la tematica in modo molto interessante, dove il disagio viene affrontato e studiato. Ha raccontato infatti che molti ragazzi lasciano la scuola, se decidono di continuare al college, spesso sono in difficoltà, alcuni arrivano addirittura al suicidio, ne ha citati sei.

Le ragazze hanno fatto un lavoro importante sull’autostima, Porter ricorda le tante pubblicazioni che hanno incoraggiato e ancora incoraggiano questa libertà, che ,possiamo aggiungere, è importante e necessaria. Ora ci si accorge che sono i ragazzi ad aver bisogno di incoraggiamento e per questo presenta il libro di Richard Reeves e Jonathan Juravich Yes, Boys Can! Inspiring Stories of Men Who Changed the World – He Can H.E.A.L. ed è proprio Jonathan Juravich a raccontare il progetto. L’autore discute dei ruoli di genere facendo notare come ci sia un calo statistico da parte dei maschi nella scelta delle professioni come l’insegnante, lo psicologo e tanti altri, i cui indirizzi di studio non vengono più scelti dai ragazzi, come moltissime altre carriere di caring, lavori assistenziali che implicano sacrifici per la comunità. 

Maria Russo prende la questione dal lato scientifico, sul funzionamento del cervello che presenta differenze di genere, a scuola si insegna a ragazzi e ragazze aspettandosi gli stessi risultati e troppo spesso si nota che i ragazzi restano più indietro rispetto alle compagne, le ragioni sono però fisiologiche. Il cervello dei maschi è più visuale e per questo motivo un libro senza immagini per un bambino è meno appetibile, se vengono costretti a letture inappropriate si crea un disastro, un allontanamento dalla lettura. I comix, i fumetti, le graphic novel, e ce ne sono di artisticamente meravigliosi, sono le letture più affini e popolari tra i ragazzi, poiché preferiscono una narrazione visiva. La sua personale missione è quella di far passare l’idea che i picture books, i libri illustrati, hanno una grandissima importanza e devono essere presenti sia a scuola che a casa, sono letture da mantenere per più tempo e non solo finché i bambini sono piccoli.

Michiel Kolman interviene sul concetto di diversità. Gli editori come lui sono catalizzatori dei cambiamenti. A livello commerciale le donne leggono di più. Fa notare come la stessa platea, in cui ero seduta anche io, era composta da donne per la stragrande maggioranza, la fiera stessa conta in percentuale una presenza più femminile. Commercialmente la parte femminile del mercato è una grande opportunità, è anche il pubblico che fa il mercato. Porter aggiunge a questo dato di fatto che, come editori, non si vuol perdere le lettrici donne e si pubblica quello che a loro piace leggere, ma bisogna coinvolgere i ragazzi. In questa società sono in difficoltà e bisogna pensare anche a loro e cita Il costo della virilità, di G. Bersani Franceschetti e Lucile Peytavin, un importante studio italo francese che analizza i costi che la virilità, intesa anche nei comportamenti tossici, coinvolge tutti i campi della vita sociale, soprattutto in termini di salute pubblica. Le due autrici del saggio sostengono che solo con una educazione egualitaria si possa affrontare il problema.

Francesca Cavallo ritorna sulle differenze biologiche, come per esempio quello che comporta il menarca per le femmine, che segna oggettivamente e universalmente il passaggio nell’età adulta, mentre per i ragazzi tale passaggio va dimostrato attraverso un riconoscimento da parte degli altri, una sorta di test davanti a pari, uno status che va riconosciuto nel giudizio esterno e non internamente all’individuo stesso.

Diciamo che il dibattito resta aperto, i punti di vista sono molteplici, in una società che cerca di abbattere certi stereotipi ancora resta alto il divario tra maschi e femmine, sicuramente da queste riflessioni si può solo affinarsi nelle strategie da adottare, prendendo consapevolezza della responsabilità che spetta a ognuno, per soddisfare i bisogni di tutti i bambini. Serve impegno, qualità e cura, anche perché di stigmi, rigidità e bisogno di inclusione ne conosciamo già, il tema sicuramente è molto caldo.

L'illustratrice Anna Castagnoli, che, come ogni anno, accompagna un gruppo di appassionati nell’analisi delle nuove tendenze del mondo dell’illustrazione, ha puntualizzato come ci siano sempre meno illustratori maschi, forse dovremmo davvero prendere atto di alcune riflessioni sorte in questi incontri!

 

 

 

SPECIALE BOLOGNA CHILDREN BOOK FAIR 2025

martedì 1 aprile 2025

 






Bentornati piccoli e grandi amici lettori. Iniziamo questo mese di aprile con un’altra carrellata di albi illustrati e narrativa per bambini e ragazzi scelti dalla nostra redazione all’attesissima Bologna Children Book Fair 2025. Buone letture a tutti!

PER ORDINE ALFABETICO: 

Vestiti, Fred! 

di Peter Brown

Il piccolo Fred ama girare nudo per casa, dove è libero di correre, saltare, esplorare ogni stanza. In quella dei genitori, in particolare, c'è qualcosa che attira la sua attenzione: un grande armadio che contiene i vestiti del papà: giacche formali, cravatte, camicie tutte uguali e gli abiti della mamma, dalle forme e i colori più diversi. Li prova entrambi, e alla fine decide che quelli della mamma sono i suoi preferiti. E per il tocco finale sono perfetti quei trucchi che la mamma tiene di fronte alla specchiera! Quando i suoi genitori lo sorprendono... decidono di unirsi al gioco e dare un tocco di colore alla loro mise. In questo albo, Peter Brown racconta con tono delicato e intelligente l'allegria e la curiosità di un bambino che ha la possibilità di sperimentare liberamente il gioco di finzione. Così indossare abiti diversi da quelli che il genere imporrebbe, da sempre guardato con sospetto e considerato tabù, diventa svago grazie alla complicità dei due genitori, consapevoli dell'importanza della libertà di espressione. Lavorando con soli quattro colori, Brown cerca l'effetto nostalgia e avvolge il lettore in un'atmosfera infantile ideale, luminosa, piena di autonomia e di gioco di Fred e dei suoi due grandi alleati, mamma e papà.

Editore:EDT-Giralangolo

Collana:Sottosopra

Illustratore:Peter Brown 

EAN:9788859290568

ISBN:8859290562

Pagine:44

Formato:rilegato

Età consigliata:dai 3+ anni

Prezzo: € 13.50


Un amore gigante

di Cristiana Soriano

B.O.M. era un gigante e, prima di quella notte, non credeva che avrebbe trovato qualcosa più grande di lui. Invece, l'amore per quella stella superò ogni cosa. Così, per stare più tempo con lei, ogni mattina correva verso ovest per raggiungere il primo posto su cui calava la notte. Ma un giorno la stella cadde dal cielo... La storia di un amore tra un gigante e una stella, così forte da superare ogni distanza. 

Editore:Sassi

Collana:Sassi junior

EAN:9788830381445

ISBN:8830381446

Pagine:36

Formato:rilegato

Età consigliata:dai 5+ anni

Prezzo: € 17,00


Il giardino magico

di Kaho Nashiki

C'era una volta una grande villa in stile occidentale dove erano vissuti i Burness, prima di tornare in Inghilterra allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Nel parco, ormai abbandonato, avevano giocato generazioni di bambini. Una di loro, Terumi, è ora un'adolescente in conflitto con i genitori. La sua famiglia è stata colpita da una tragedia difficile da superare e lei ha trovato rifugio nei racconti del nonno di un'amica. Ma, come tutti sanno, anche le storie più incredibili hanno un fondo di verità, e Terumi è venuta a conoscenza dell'esistenza di un giardino segreto a cui si può accedere pronunciando una formula magica davanti a un antico specchio di villa Burness. Ha quindi inizio la sua avventura in un mondo fantastico strettamente intrecciato alla realtà che la porterà a scoprire la verità sulla sua famiglia e su se stessa. Dall'autrice di "Un'estate con la Strega dell'Ovest", un nuovo romanzo magico, un omaggio ai giardini segreti dell'infanzia che ci incoraggia ad affrontare le nostre ferite, ad accettarle e a convivere con esse.

Editore:Feltrinelli

Collana:I narratori

EAN:9788807036460

ISBN:8807036460

Pagine:272

Formato:brossura

Età consigliata:dai 15+ anni

Prezzo: € 18,50


LA FESTA PERFETTA

di Isabella Paglia

Lepre vuole organizzare una festa. Non una festa qualsiasi ma la “più” super meravigliosa, favolosa, spettacolare festa di compleanno che mai si sia vista, in altre parole una festa perfetta! Prepara tutto perfettamente, dagli addobbi alle leccornie, compresa una perfetta lista di perfetti invitati, dove, sorpresa molti si troveranno esclusi:”Puzzola? puzza proprio… NO!Orso è grande e grosso…troppo ingombrante! NO! Riccio è troppo spinoso…NO! Ghiro sbadiglia troppo…NO!Picchio fa troppo rumore…NO!Lumaca è troppo lenta e bavosa…NO! Cinghiale?…Ummm… Troppo sporco!NO”. Alla fine, la festa perfetta di lepre risulterà sì magnificamente decorata, ma troppo esclusiva e solo per pochi perfetti invitati che la troveranno talmente noiosa da saltare di soppiatto e furtivamente la staccionata per unirsi a chi sembra, invece, divertirsi un mondo… la festa degli esclusi!Una storia che celebra l’INCLUSIONE, attraverso l’apprezzamento  dell’unicità di ciascuno e il piacere e la bellezza dello stare insieme condividendo quello che si ha, così come si é...che non è mai poco!

Autore: Isabella Paglia

Illustratore: Francesca Aiello

Editore: La Margherita Edizioni

Collana: Libri illustrati

Pagine: 32 p., ill. , Rilegato

EAN:9788865325018

Età di lettura: da 4+ anni

Prezzo: circa € 14,00


L'orco del piano di sotto

di Olivier Dupin

Sulla città sventolano strane bandiere con simboli rossi e neri, in più ci sono soldati ovunque. E la gente comincia a scomparire. La "gente come loro". Sarah e la sua sorellina, ormai rimaste sole, scopriranno il vero volto dell'"orco del piano di sotto", un uomo dallo sguardo scuro e dal cuore giusto. Un albo forte e poetico sui Giusti delle Nazioni, persone spesso rimaste anonime che, a rischio della propria vita, hanno salvato chi era perseguitato, semplicemente per fare la cosa giusta.

Editore:Uovonero

Collana:I geodi

Illustratore:Barroux

EAN:9791280104601

ISBN:1280104600

Pagine:40

Formato:rilegato

Età di lettura:Dai 6 anni

Prezzo:circa € 18,50


Odd e il gigante di ghiaccio

di Neil Gaiman

Anche se orfano e zoppo, Odd non ha perso il sorriso, e questo fa imbestialire gli abitanti del villaggio vichingo dove vive, che si accaniscono contro di lui. Al ragazzo non resta che rifugiarsi nel bosco, dove incontra un orso, una volpe e un'aquila. Ma dietro le sembianze dei tre animali si nascondono tre divinità, cacciate da Asgard, la città degli dei, dal Gigante di Ghiaccio. È ora che qualcuno affronti il terribile gigante. 

Editore:Mondadori

Collana:Oscar junior

Illustratore:Iacopo Bruno

EAN:9788804792543

ISBN:880479254X

Pagine:128

Formato:brossura

Età di lettura:dagli 11 anni

Prezzo:circa € 10,00


Alma del vento. Il canto della libertà

di Timothée de Fombelle

1787.Alma e Joseph arrivano a Santo Domingo per seguire le tracce della nave Douce Amélie e del suo imprendibile tesoro. L'obiettivo di Alma, però, è un altro: ritrovare Lam, il suo fratellino. Dalle piantagioni di canna da zucchero dell'isola, la ragazza continua la sua ricerca nei campi di cotone della Louisiana, tra le migliaia di schiavi che lottano ogni giorno per sopravvivere. Joseph, invece, compie un altro viaggio: attraversa di nuovo l'Atlantico e arriva in Europa, dove i poteri del vecchio mondo iniziano a vacillare e si comincia a parlare di abolizione della schiavitù. Pur dividendosi, i cammini di Alma e Joseph ricordano loro, in ogni momento, tutto ciò che li unisce. Tanto che la strada per l'Europa diventa presto per Alma una nuova via da percorrere.

Editore:Mondadori

Collana:I Grandi

EAN:9788804780229

ISBN:8804780223

Pagine:416

Formato:rilegato

Età di lettura:dai 12 anni

Prezzo:circa € 18,00


Le mirabolanti avventure di Elisabeth a Parigi

di Vincent Cuvellier

Francia, 1920. Dopo essere fuggita dall'orfanotrofio, la giovane Élisabeth arriva a Parigi con tra le mani solo il suo coraggio, una fotografia dei genitori e un indirizzo, rue Marbeuf. Trovato rifugio in una stanzetta all'ultimo piano di un signorile palazzo infestato dagli Schmoll, creaturine malefiche che si nutrono dell'infelicità degli uomini, Élisabeth, per non farsi scoprire dagli altri inquilini, impara a dormire di giorno e a esplorare le strade della capitale di notte. Aiutata da due clochard zoppicanti, un tagliagole dall'occhio guercio, un piccolo fantasma, un tassista russo, un condannato a morte e poeti, scrittori e ballerini strambi e scapestrati, Élisabeth si metterà sulle tracce dei suoi genitori, vivendo avventure mirabolanti. E più si addentrerà nella ricerca, più si troverà circondata da una nuova, improvvisata, irresistibile famiglia. 

Editore:Mondadori

Collana:I Grandi

EAN:9788804781943

ISBN:8804781947

Pagine:288

Formato:rilegato

Età di lettura:dai 9 anni

Prezzo:circa € 17,00


Terrestri. La piccola enciclopedia della terra vista da fuori

di Ewa Solarz,Robert Czajka

«È la prima volta che i Terrestri, ovvero gli abitanti del pianeta Terra, sono oggetto d'esame...» Vi siete mai chiesti: “Quanti chili di ossigeno ci sono nel nostro corpo? Cosa significa "eterocromia"? Perché in alcuni Paesi la guida è a destra e in altri a sinistra? Quanto hanno in comune il DNA dell'uomo e quello di una banana? Quali sono le lingue più parlate?” Voi forse no, ma la Spedizione di Ricerca Interplanetaria che ha studiato il nostro pianeta ha trovato le risposte a queste domande e scoperto molte altre cose interessanti. Il libro che avete tra le mani contiene il suo rapporto: preparatevi a conoscere tutti i segreti della Terra e dei suoi abitanti!

Editore:Rizzoli

EAN:9788817189149

ISBN:8817189146

Pagine:80

Formato:rilegato

Età di lettura:dai 7 anni

Prezzo:circa € 22,00


IA. Manuale sull'intelligenza artificiale

di Giacomo Spallacci Stenta

Entra nel mondo affascinante dell'intelligenza artificiale! Questo libro guida i giovani lettori attraverso i concetti fondamentali dell'IA, spiegando in modo chiaro e coinvolgente come funzionano le macchine intelligenti e come stanno trasformando il nostro mondo. Dalle basi dell'apprendimento automatico alle applicazioni più avanzate come i robot autonomi, ogni pagina è un passo verso la comprensione di una tecnologia che sta cambiando il nostro futuro. Con interviste a esperti, attività pratiche e illustrazioni accattivanti, questo libro rende l'apprendimento dell'IA accessibile e divertente.

Editore:Editoriale Scienza

Collana:A tutta scienza

EAN:9788893933209

ISBN:8893933209

Pagine:96

Formato:brossura

Età di lettura:dai 9 anni

Prezzo:circa € 14,90







".
CopyRight © | Piccoli Lettori Crescono - Book Avenue KIDS