Che la lettura, sin dall'infanzia, faccia bene ai bambini è una verità consolidata. Ora un nuovo studio, presentato al Pediatric Academic Societies Meeting di San Francisco lo scorso 8 maggio, ha stabilito che anticipare la lettura condivisa, già a sei mesi di vita del neonato, produce degli effetti quattro anni più tardi, ovvero migliora le competenze linguistiche e l'alfabetizzazione del bambino prima dell'ingresso a scuola. I ricercatori hanno monitorato più di 250 coppie di madri e figli per un periodo di quattro anni e mezzo, dai sei mesi ai 54 mesi dei bambini. E hanno scoperto che i neonati esposti alla lettura precoce e soprattutto interattiva, cioè stimolati dai genitori nella descrizione di immagini e caratteristiche dei personaggi, arrivati a quattro anni d'età avranno un vocabolario espressivo e ricettivo più ampio, una maggiore consapevolezza dei suoni delle parole, e saranno in grado di scrivere i nomi. Secondo Carolyn Cates, autrice principale dello studio e docente di Pediatria della Facoltà di Medicina di New York:
Questi risultati sono emozionanti perché ci dicono che se i bambini si abituano alla lettura fin da piccolissimi, svilupperanno maggiori abilità linguistiche e con molta probabilità impareranno a leggere e a scrivere prima dei coetanei 'non lettori'
Da segnalare, per chi ancora non la conosce, che in Italia fin dal 1999 esiste un programma che promuove la lettura condivisa in famiglia dalla nascita: Nati per Leggere, che in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri e l'Associazione Italiana Biblioteche sostiene la lettura come buona pratica per lo sviluppo complessivo del bambino e la relazione genitoriale.