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JULIA E LO SQUALO

lunedì 5 febbraio 2024



Quando finisci un libro, talora, è più grande l'amarezza di averlo già terminato, che la gioia di essersi fatte proprie le emozioni e le storie degli altri. Questa volta invece, ancora qualcosa di diverso: quello che mi si è incollato addosso è la voglia di partire per vedere la potenza della natura in luoghi dove l'uomo arriva più di rado, dove il buio sovrasta ancora sulla luce.
Julia ama le parole più dei numeri. Le parole, ad esempio, possono trasformarsi in numeri. Contengono spazio tra di loro. E sole possono spiegare. Hanno legami con il passato e la capacità di portare indietro nel tempo. Sono sicuramente più gentili dei numeri. Ma hanno tanti significati, e per questo possono tendere tranelli e farti perdere.
Julia si racconta. Ha dieci anni e poco più. Dalla Cornovaglia si è trasferita con i genitori e la gatta Noodle a vivere per un'estate in un vecchio faro a Unst, una delle sperdute isole Shetland. Il padre lavora con i numeri, deve riuscire ad automatizzare il faro dell'isoletta; la madre è una biologa marina. Quale miglior posto per studiare i grandi mammiferi delle fredde acque? E soprattutto avverare il suo sogno più grande: avvistare uno squalo della Groenlandia, creatura quasi mitologica. Si dice esista da più tempo degli alberi e possa raggiungere 500 anni. Il segreto di questa longevità sta probabilmente nel suo metabolismo lentissimo, si muove così lentamente da rallentare il tempo...
Quando ho osservato la copertina ho pensato ad un personaggio che avesse un legame con Greta Thunberg, iconica eroina vestita di giallo. E un pò forse è così.
La lettura ci immerge in un'ambientazione dove dominano i contrasti: grigio e verde forte, cieli di nuvole gravi che fanno da tetto a casette basse e squadrate, dipinte di bianco con porte colorate gialle o rosse. E poi pioggia, umido, sale.
Dalla Cornovaglia a sperduti paesini dove il negozio principale ha tutto ciò che può essere utile: dalle mele alle lenze da pesca, super colle e barrette di cioccolato. La biblioteca è anche lavanderia automatica.

"Allora, Ulnst ti sta piacendo?" chiese mamma.
"È carina" dissi. "Carina è una parola-niente" disse mamma. 
Ci pensai. "È grigia. È silenziosa. 
"I gabbiani non lo sono. Belle parole. Aggiungerei salata" disse mamma.

Sogni e pensieri di Julia diventano poesie tra le pagine, come idilliache sono le illustrazioni che accompagnano le parole. Il giallo domina in tutti i disegni ed è il colore che aiuta ad immaginare le migliaia di stelle nei cieli plumbei e il loro riflesso nel nero profondo dell'oceano.



Quello che si scorge dentro alle righe è l'immagine di un mondo che sta cambiando: chi vorrebbe più trascorrere la vita a fare il guardiano di un faro? Per di più nei gelidi mari del Nord. O quale ragazzino preferirebbe sapere tutto sulle otarie, piuttosto che parlare di youtuber o inventare coreografie per balletti?
Un universo di valori che sembrano divenuti una rarità: agli antipodi, Julia è un personaggio potente, è determinata, pronta a scontrarsi con una realtà lontana dai suoi ideali e dalle peculiari passioni, capace di creare amicizie profonde come l'oceano. In più ha da fare con una mamma testarda, fissata con il trovare una seconda vita alle cose da buttare, che rifiuta sempre di farsi impacchettare gli oggetti, a costo di non essere affatto pratico; niente televisore e con un'attenzione tutta sua verso l'ecosistema, nel dare stesso valore ad un pesce, un albero o una bambina. Pronta a dire alle persone in macchina davanti alla scuola di spegnere i motori per via delle emissioni. Perseveranza che man mano si trasforma in ossessione, e con la quale Julia dovrà fare i conti.

... mamma a volte saltellava in giro come Tigro e altre volte era demoralizzata come Ih-oh.

Una storia di legami familiari intensi e difficili, di identità perse, di ricerca e scoperta di se stessi, di contrasti forti, ma allo stesso di comprensione che la vita vera non è solo numeri, né parole, ma un insieme imprenscindibile di mare e cielo, luce e buio, giallo e nero, razionalità e un velo di pazzia.
Proprio in un momento in cui l'individualismo più estremo e la totale perdita di consapevolezza di far parte di un unico grande universo dominano, questo libro può, con le parole più adatte, arrivare a toccare le giovani generazioni.
E poi chissà se alla fine il grande squalo si sarà fatto vedere?



INFORMAZIONI TECNICHE

TITOLO: Julia e lo squalo
AUTORE: Kiran Millwood Hargrave
EDITORE: Mondadori
TRADUZIONE: Marta Barone
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2022
PAGINE: 223 p.
FORMATO: Rilegato
ETÀ DI LETTURA: + 11 anni
ISBN: 978880474938
PREZZO INDICATIVO: € 17,00
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