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SCELTI PER VOI: LA COSA NERA

lunedì 16 ottobre 2023


Una piccola, straordinaria, luminosa storia sul potere che hanno i bambini di vedere oltre il reale, di immaginare vividamente così forte che le cose poi accadono veramente, soprattutto nei libri.

Protagonista una bambina, piccola, non c'è dubbio, lo si vede dalla sua altezza sempre sotto quella dei muri, i quali sembrano recingere ovunque lo spazio in cui si muove. 
Si tratta di un mondo, quello percorso dalla bambina, abitato da confini e da strade la cui destinazione è nota ed è sempre la stessa: da casa a scuola e viceversa. Confini che disegnano anche il margine delle illustrazioni, come una sequenza di fotogrammi di un vecchio proiettore, davanti al quale il lettore sente crescere a ogni pagina nuova la curiosità per tutto quello che è rimasto fuori da quei margini.
La bambina ha una grande capacità di osservazione, così spiccata da notare e continuare a farlo, un giorno dopo l'altro, una cosa nera, una semplice cosa nera, che spunta appollaiata proprio sopra un muro, lungo la strada per tornare a casa.
Bellissimo quel primo sguardo che si scambiano, la cosa nera e la bambina, la quale in quel voltare la testa rivela fin da subito tutta la fiducia ostinata dei bambini di fronte alle cose extra-ordinarie. 
Eppure in quello spazio pieno di confini, esemplificati anche dai contorni posti attorno alle illustrazioni, piccoli frammenti di un Altrove sembrano fuoriuscire qua e là, fiori e piante che  quasi si divincolano più vive che mai dalle crepe nei muri o da sopra i muri, come corpi tesi ad ascoltare a vedere l''invisibile di quel prodigioso incontro.
Invisibile a tutti, adulti e altri bambini, che sembrano procedere lungo i loro confini, mentre la bambina è l'unica a vedere, cercare, seguire quella piccola cosa nera.
Fino a quando la rottura di uno di quei confini, una staccionata malmessa, non diventa soglia, passaggio, invito ad attraversare, ad andare oltre il margine e definitivamente esplorare lo spazio dell'Oltre.
Ecco che allora quel confine sparisce e la bambina, insieme al lettore, viene catapultata in un giardino rigoglioso, in cui tutto sembra preparato per accogliere, in cui la cosa nera, con la delicatezza dei piccoli gesti, fa strada, invita, offre un tè profumato,  fa spazio a quella bambina che sta diventando amica.
Così tanto amica che la cosa nera è disposta a rivelarle l'esistenza di uno spazio nascosto e prezioso, spazio che, guarda caso, si può raggiungere, solo entrando in un armadio, stranamente vuoto, e solo restando al buio e chiudendo gli occhi.
Quanta meraviglia può abitare un albo illustrato!
Con la fiducia estrema di restare in uno spazio vuoto e con gli occhi chiusi si ha la possibilità di accedere a quei luoghi che solo l'immaginazione sa rivelare nella sua più alta e parossistica visione. 
Quando la bambina riapre gli occhi ecco che la cosa nera è pronta a rivelarle una via di passaggio a quello spazio segreto e buio, in cui piccole luci fanno da controcampo al buio che sembra continuare a essere condizione ineludibile per riuscire a vedere e che fa contrasto alla dilagante luce che prima aveva inondato gli spazi ordinati del Di Qua reale, visibile, enunciabile. 
In un questo luogo l'ordine sembra sovvertito, il sopra e il sotto non sono così palesemente diversi, e allora tutto è movimento, dinamismo, come se non ci fossero più piani di appoggio, linee di confine, e la bambina si muove quasi danzando, scalando il tronco di un albero, volando, saltando,  scivolando giù, provando a stare in equilibrio su un piede, disarticolando,  in una parola, ogni tentativo di ordine e compostezza, giocando insieme alla cosa nera e generando così, proprio attraverso il gioco, una forma indissolubile di relazione. 


È una narrazione testuale e per immagini che ha tutte le caratteristiche di quel tempo e di quello spazio altro che connota la dimensione mitica e fiabesca delle narrazioni per l'infanzia.
E come nei miti anche in questo caso sono i dettagli, i più piccoli, a costruire quel sapore di meraviglia, quella sospensione dal reale, nella consapevolezza di poter abitare nell'immaginazione ogni spazio possibile, ogni relazione altra. 
Un dettaglio per tutti si è agganciato al mio sguardo, un piedino che sta tra dentro e fuori, tra basso e alto e che, sospeso nel vuoto, racconta di tutta la fiducia che hanno i bambini nei confronti di quel mistero che la cosa nera incarna. Un mistero profondo, impossibile da raccontare a parole, e infatti di lì a poco ogni parola svanisce lasciando il posto alla sola visione immaginifica di quel mondo dell'Altrove, nel quale la bambina lascia ogni indugio e vive semplicemente con gioia la sua nuova amicizia.
Le illustrazioni rendono alla perfezione la sospensione magica di cui prima dicevo, la loro realizzazione in bianco e nero le pone infatti subito su un piano temporale altro rispetto alla contingenza della vita qui e ora, dove i colori sembrano rendere vitale ogni cosa. 
Nulla eccede,  tutto è teso in perfetto equilibrio tra incanto e magia. 
Un albo davvero poetico che nella mia di immaginazione vedo leggere a stuoli di bambine e bambini, dentro le piazze, le case, le scuole, i giardini, le biblioteche, per poi lasciare a ciascun bambino la possibilità di andare a cercare la sua personale unica piccola cosa nera.
Lascio il finale alla lettura dal vivo, che lascia con la sensazione di voler tornare a percorrere sentieri di immaginazione senza confini.
Da leggere e rileggere, ai bambini in carne e ossa e a quelli che ancora ostinatamente ci abitano.

Per voi Piccoli Lettori Crescono


INFORMAZIONI TECNICHE

TITOLO: La cosa nera
AUTRICE E ILLUSTRATRICE: Kiyo Tanaka 
EDITORE: Topipittori
COLLANA: albi illustrati
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2023
FORMATO: illustrato, rilegato, 72 pp.
ETÀ DI LETTURA: dai 5 anni
COSICE ISBN: 978-883-370-1288
PREZZO INDICATIVO: € 18



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