Quando abbassò lo sguardo, si accorse di non avere né mani né arti lupeschi, bensì tanti minuscoli piedi rotondi. Il suo corpo era gommoso e lungo, una massa paffuta, a strisce rosse e nere. Sul capo, sopra gli occhi, si ergevano due piccole antenne.Mattia era diventato un bruco.
Dalle prime pagine del libro, il personaggio principale, Mattia, lascia scoprire in quale animale si tramuterà da lì in avanti. L’incipit della storia narra rimanda a un racconto orale antico, di maledizioni e metamorfosi animalesche, ma non riguarda solo il passato lontano, purtroppo il pericolo è reale e persiste nel presente.
Il paese di Borgovecchio si colloca in Nord Italia, è lì che tutto comincia. Non è molto popoloso, racchiude circa mille anime all’interno dei suoi vicoli e con la sua piazza. Gli abitanti sono persone chiuse, schive, poco propense ad allacciare legami, il loro atteggiamento guardingo fa parte del loro DNA e in fin dei conti, nessuno si conosce fino in fondo davvero. Come ogni piccolo borgo, si nutre di qualche pettegolezzo, ma a Borgovecchio gli abitanti si nutrono soprattutto di paura. Per mantenere la guardia alta, ogni relazione resta superficiale, con molti “non detti”, persino in famiglia, inoltre c’è un argomento assolutamente innominabile, la maledizione del borgo: senza un’apparente ragione o un qualsiasi evento scatenante, di punto in bianco, un bambino del paese viene colpito dalla maledizione e si trasforma in un animale.
La metamorfosi è intermittente e dipende dalla capacità del soggetto di sapersi controllare, ma ovviamente non c’è nulla di facile e tantomeno matematico, è una condizione assolutamente straniante.
Questo evento nefasto crea una cascata di emozioni e conseguenze: timore, vergogna, rifiuto, fuga e abbandono. I reietti finiscono nella foresta, per proteggersi, per nascondersi.
La foresta è pressoché proibita, lo sa bene Mattia che da più piccolo venne colpito alla testa dallo zoccolo di una bambina cinghiale: un cinghiale che pareva amichevole, ma poi si è cominciato a trasformare, e prima che potesse concludersi la metamorfosi, Mattia è svenuto per il duro e inaspettato colpo.
Insomma, a lui questa faccenda non doveva riguardare, la sua vita fatta di scuola, basket e compagni gli va benissimo, i genitori sono diventati molto apprensivi dopo l’incidente del cinghiale, ma pare quasi che non si curino troppo delle sue uscite, è come se tutti preferissero vivere nella superficie dove la luce del sole è forte, senza mai voler guardare cosa ci sia sotto, in profondità.
Il lettore si trova subito coinvolto nel sorprendente evento: la maledizione colpisce Mattia, ed è sconvolgente.
Da questo momento comincia una nuova vita, più difficile, più breve, infatti, quando le persone maledette si trasformano, adottano il ciclo vitale dell’animale in cui avviene la loro metamorfosi, il tempo accelera, se invecchierà prima di un umano il cinghiale o il lupo, figuriamoci un bruco: quanto vive un bruco? Per quanto tempo si chiuderà in un bozzolo, e come farà a non essere scoperto o ucciso? Quanto resta da vivere, una volta diventato farfalla?
Questo dilemma Mattia se lo pone eccome, la sua urgenza lo fa reagire e intende scoprire di più sull’origine della maledizione, vuole almeno tentare di spezzarla, o la sua breve vita sarà sprecata e troppo fugace.
Da qui inizia una bellissima storia di indagini, amicizie inaspettate, opposizioni e alleanze, sospetti e colpi di scena, fino alla fine.
Il lettore sarà impegnato a inseguire indizi con Mattia, a svicolarsi da situazioni imbarazzanti e pericolosissime, a dissimulare con chi non vuole affrontare la realtà, mentre la si prende per le corna con tutta la determinazione.
Mattia ama la vita e vuole difenderla, per questo e per i suoi simili, compirà imprese coraggiose, in una vera corsa contro il tempo e con l’incombenza di trasformazioni indesiderate e ad alto rischio.
Una storia che ha a che fare con la paura, indubbiamente, ma con tanto coraggio.
Una storia di crescita personale, oltre che meramente fisica.
Non va svelato altro, per gustarsi l’adrenalina nella sequenza di eventi che coinvolgeranno Mattia e i suoi amici.
Davide Sarti, l’autore, ha passione e conoscenza grandi del mondo Giapponese, già autore di Manga, e gioca con la bellezza e l’effimero concetto di passaggio fugace dei fiori di ciliegio che il Giappone festeggia ogni anno, quindi ecco la scelta del bruco come animale per Mattia, con il suo articolato e meraviglioso passaggio nella Terra, diventa incarnazione di questa filosofia orientale, aggiungendo un tocco magico e delicato alla maledizione di fantasia, che in ogni caso recupera le radici del nostro territorio, fatto di Inquisizione e caccia alle donne erbaiole.
Non mi resta che augurare Buona lettura!
INFORMAZIONI TECNICHE
Titolo: Cuore d’Animale
Autore: Davide Sarti
Editore: Pelledoca
Codice: EAN 9788832790658
Formato: 14x21 cm, brossura, copertina flessibile
Pagine: 182
Prezzo indicativo: € 16,00
Età di Lettura: da +9 anni
