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SCELTI PER VOI: La fisica degli abbracci

lunedì 25 ottobre 2021

 

 

A nove anni sono entrato a Cambridge e a undici mi sono laureato. A dodici anni tenevo un corso al Trinity College sulla teoria dei campi e mi specializzavo in fisica delle particelle. A quattordici anni, sette mesi e sette giorni sono morto.

Guglielmo Malvasi, detto Will, è un ragazzo super dotato, molto più intelligente degli altri, infatti, ha davvero un quoziente intellettivo formidabile, è superiore addirittura a quello di Einstein, eppure ha una vita complessa, fatta di molta solitudine e tante aspettative. Purtroppo, anche le contingenze quotidiane, fuori dal contesto accademico, si trasformano in giganteschi ostacoli, difficili da comprendere per chi non ha sviluppato un senso pratico e che ha potuto maturare delle ridotte relazioni sociali. Will, quindi, non è così fortunato. La sua passione è la fisica, ma per sentirsi felici non basta. Il suo straordinario dono rischia di schiacciare tutto il resto. Finora ha scandito il tempo bruciando le tappe e conquistando obiettivi, ma la vita vera è rimasta fuori dalla sua porta. Will è giunto a un limite e matura nuove consapevolezze: la prima è quella di vedere la "gabbia" in cui sta vivendo, quindi inizia a comprendere che si può anche desiderare altro, qualcosa di più eccitante degli studi e dei riconoscimenti dell’ambiente scientifico. Inoltre, la stima che riceve non lo appaga, c'è aridità, ha poco a che fare con l'affetto, Will deve addirittura imparare a riconoscerlo. 

A quattordici anni prende una decisione molto forte: organizza la sua morte, per poter iniziare a vivere davvero.


L’impeccabile piano rivela però delle falle che non aveva considerato, in primis la sua ridotta esperienza di vita gli presenta ben presto il conto. Non si tratta tanto di mancanza di senso pratico, la sua intelligenza gli permette di avere un certo controllo sulle situazioni, e nel libro è interessante seguire questo flusso, piuttosto incontra un altro tipo di ostacolo, assolutamente imprevisto e che gli crea un forte disagio: si tratta delle emozioni, una dimensione umana che Will ha esplorato in minima parte, e per cui ha ricevuto anche pochi stimoli. Le emozioni non si imparano sui libri, sono un’astrazione che sconquassa ogni pretesa di controllo e non segue regole o formule, a Will risultano difficili da comprendere e ancora di più poterle esternare. Queste nuove sensazioni gli si presentano nella figura di una badante rumena, Dora, che è una portatrice affettuosa di umanità e gentilezza, di generosità e voglia di ascoltare. L’offerta di ascolto, la confidenza, per Will sono qualcosa di rivoluzionario. 

L’affetto inaspettato (sconosciuto) può spaventare, e non c’è nulla di strano nell'affermarlo, appare come la resistenza degli animali randagi che si vogliono soccorrere. Diffidano. Capita che spiazzi anche la persona più intelligente. 


La storia è molto divertente, i personaggi sono peculiari e opposti, questo fatto crea delle dinamiche spassose e profonde insieme. Si sorride e si riflette su quanto sia difficile imparare a liberarsi dalle gabbie mentali, dagli stereotipi, da quel genere di “blocco” che nella nostra società è piuttosto diffuso.


Will ricomincia daccapo, è come se nascesse per la seconda volta, e la sua crescita sta nella nuova consapevolezza. Inizia a conoscere sé stesso attraverso gli altri e il mondo che lo circonda, e non attraverso la carriera accademica. Dora pare un inconsapevole angelo guida, caparbia nell'intaccare la corazza di solitudine in cui Will è cresciuto, un po' perchè vuole capire e soprattutto vuole amare.
I due protagonisti sembrano incompatibili, alieni di mondi molto lontani tra loro. Il loro accostamento crea situazioni divertenti e vivaci. I misteri sono un ingrediente che aggiunge quel tocco di gustosa suspence. La lettura è piacevolissima, si prova il desiderio di arrivare fino in fondo per saziare la stuzzicante curiosità, inoltre è stampato con un font ad alta leggibilità.


La forza di questa storia sta anche nel dare peso all’importanza dell'accettazione, al valore del rispetto, in quella preziosa attitudine di voler comprendere senza forzare nulla. Si apprezza la fiducia sincera, la lenta nascita di un legame saldo, che comprende riconoscenza e affetto, ognuno a suo modo.


Il libro procede tra misteri e indizi, le situazioni che si incalzano sono molto simpatiche, potrebbe sembrare che il bizzarro abiti solo in vite particolari, ma in realtà ognuno potrebbe riconoscere angoli di sé stesso. Le difficoltà che affrontano Will e Dora, racchiudono riflessioni di valenza universale. La vicinanza partecipe, le intenzioni pulite e sincere, sono alla base di questa storia intrigante. L'intelligenza super dotata di Will ha bisogno dell'accoglienza incondizionata di Dora. Della trama non svelo nulla perchè è quasi un giallo. L'idea di riscatto c'è, ma non è scontata ed è pure impegnativa. La vita offre delle opportunità, altre volte si devono proprio creare. 


Buona lettura!



Informazioni tecniche
Titolo: La fisica degli abbracci
Atrice: Anna Vivarelli
Edizioni: Uovonero
Collana: I Geodi
Pagine: 160
Formato: 14 cm x 20,5 cm, copertina flessibile, caratteri ad alta leggibilità
Codice EAN: 9791280104090
Prezzo consigliato: 14 Euro
Età: da 14 anni



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