Lea si ferma a guardare la sua ombra. È alta, sottile, bellissima.«Voglio diventare come te», dice Lea.
L’ombra segue sempre la bambina, cambia aspetto, a seconda dell’inclinazione della luce che la evidenzia, sembra sempre bella ma anche ossessionante, e non è un caso. Questa “ombra” è anche un simbolo importante: è il senso di colpa, il senso di inadeguatezza, la proiezione di un desiderio, uno specchio distorto di quello che si è e non si riesce ancora a distinguere.
Il libro nasce infatti da un progetto che riguarda una equipe di specialisti dei Disturbi del Comportamento Alimentare e seguito dalla Dottoressa Paola Accorsi dell’ospedale di Pieve di Coriano - ASST di Mantova.
Durante la Fiera del libro di Bologna ho potuto ascoltare le parole degli autori di questo libro, che è prima di tutto bello, stimolante, e pure strumento per gli specialisti. Ha più livelli di lettura, parla più linguaggi.
Il testo è di Janna Carioli, che ha una speciale padronanza dell’uso della comicità e dell’ironia, anche quando tratta temi profondi e seri. Nonostante il tema, infatti, il testo è volutamente non esplicito, non c’è un riferimento palese al “problema”. Questa storia può piacere a qualsiasi lettore, ma parla delicatamente anche a chi si riconosce nei sogni e nei desideri di Lea. Il libro, ha detto l’autrice, è rivolto a tutti i bambini. Mentre ci stava lavorando, desiderava che fosse utile ma anche divertente, e infatti lo è. Ha preferito ricorrere all’ombra rispetto allo specchio, perché sarebbe stato un richiamo all’aspetto troppo evidente, l’ombra invece, che cambia con la luce, è effimera, «è mutevole, sei tu ma non sarai mai tu, perché dipende dalla luce». Lea la ritiene sempre più bella di sé e l’ombra le suggerisce degli obiettivi spassosi, che divertono qualsiasi bambino. Diventare come l’ombra è facile, basta fare cose buffe e improbabili.
L’anoressia, dice la dottoressa Anna Accorsi, gastroenterologa e dietista, è solo un sintomo, va trattata seriamente e necessita di una equipe di specialisti che collaborino per l’unico obiettivo: la guarigione, che non riguarda solo il corpo. Le bambine, che statisticamente sono più colpite dei maschi, già in età infantile diventano molto selettive sul cibo, ovviamente non sempre è un allarme. Il segnale infatti spesso parte più dalla scuola che dalla famiglia, si evidenzia più nel cambiamento dei rapporti con gli altri che a tavola. I segnali di ingresso e di ripresa di questa malattia sono molto piccoli. E sempre più giovani sono le pazienti, ecco perché serviva un albo: bello, divertente e, in questo caso, anche uno strumento utile.
Vittoria Facchini, l’illustratrice che conosciamo anche per libri molto ironici, ha confessato di aver provato un certo disagio prima di riuscire a entrare nella storia e nell’argomento. Si è documentata e infine ha deciso di apporre delle ali all’ombra. Nelle sue illustrazioni stavolta l’aspetto ironico non c’è, perché ha sentito «il peso della responsabilità, la libertà di essere ovvia, rosa, libera di disegnare delle bambine rosa e con le ali, squisitamente stereotipate», ha sentito il bisogno di fare un augurio. La sua ombra alata non gioca tanto con la luce, come si intuisce invece dal testo di Janna, ma esce dalla testa di Lea, è una proiezione dei suoi pensieri. Anche la tecnica artistica che Vittoria Facchini ha usato è dedicata ai bambini, ha detto di aver scelto appositamente «i colori che usano tutti i bambini, perché è un libro molto bambino e Lea, nella copertina, non è grossa o grassa ma grande, perché Lea è importante».
Quindi nella storia, come nell’argomento trattato, conta il “corpo” ma anche la “mente”. In questo libro ci sono davvero più narrazioni e lo rendono un albo molto interessante, oltre che bello.
Durante l’incontro al Caffè degli Autori in Fiera è intervenuta anche Alice Keller, e ha raccontato la sua esperienza da libraia, di scrittrice ma anche di vita, ha detto che è sempre contraria ai libri a tema ma questo libro è diverso, «questa ombra appartiene a tutti, gli autori stessi attingono alla propria ombra per essere autentici».
La rete, il web, ha oggettivamente amplificato queste dinamiche ossessive, come abbiamo già detto, serve una squadra di figure specializzate per affrontare i disturbi alimentari, il team deve lavorare in sincronia per permettere che queste persone, a volte giovanissime, possano riprendere il controllo della loro vita e tornare libere, con le ali di Lea. Janna Carioli ha precisato che il lavoro di squadra lo ha interpretato con “l’equipe dei pari”, in questo caso sono i compagni di Lea: «infatti ci riconosciamo nello sguardo degli altri e Lea si salva con gli amici».
Un libro bello per tutti, quindi, buona lettura!
Informazioni tecniche
Titolo: Sei Bellissima
Autrice: Janna Carioli
Illustratrice: Vittoria Facchini
Editore: Fatatrac
Codice: EAN 9788882224752
Formato: 24,5x35 cm, copertina rigida
Pagine: 39
Prezzo indicativo: € 16,90
Età di Lettura: da 5 anni