Slider

SCELTI PER VOI: SEB E LA CONCHIGLIA

venerdì 18 gennaio 2019

C'è un posto che conosco solo io, ci vado da sola, quando fa buio. Non è lontano da qui, ma nessuno conosce la strada. Nessuno tranne Seb. Seb parla una lingua che nessuno conosce, nessuno tranne me. 
La protagonista di questa delicata e potente storia abita la notte e il buio, custodendo la dimensione immaginifica della realtà, per avventurarsi nella zona liminale di un fossato, una piega nella terra, uno scavo nel cuore, dove sempre la aspetta Seb.
Già dalla prima illustrazione, della bravissima Luisa Montalto, siamo proiettati e protetti in una sorta di cerchio magico, una cornice, che ci richiede fiducia, respiro e occhi chiusi, per attraversare questo spazio anche senza vedere.
Attraverso l'intimità dell'incipit suggerita e costruita nel vuoto di quei nessuno in cui trovano però spazio la bambina e il suo Seb, il lettore entra pianino insieme alla protagonista in questo luogo segreto, scavato nel tempo, senza un prima o un poi, solo i noccioli ad abitarlo e il senso di un incontro atteso.
Dalla camera della bambina a questo luogo desiderato, i due protagonisti s’incontrano, stanno uno di fronte all’altro, si parlano senza parole, con il dono della conchiglia, con i gesti del corpo, che rivelano tutta l’intensità profonda del loro essere lì, presenti l’una per l’altro, per non perdersi, per custodire e custodirsi.
E questo esserci è vivo di corse, di lacrime di sale, di stelle che luccicano come gli occhi, di sapore di sabbia tra i denti, in un crescendo di emozioni che fa rullare il cuore come un tamburo. Allora il fossato si dilata e diventa bosco grande, immenso, che si apre al gioco dei due bambini, lasciando tutto lo spazio possibile alla gioia intima e prorompente di questo incontro.
Poi torna la luce, l’alba dei suoni consueti, e la protagonista, con le gambe penzoloni fuori dal letto e la sabbia tra le dita, resta ancora, un momento, sul margine sottile di quello spazio nascosto che solo lei e Seb possono abitare, e che noi spettatori del mondo dell’infanzia sentiamo palpitare in un’eco lontana di quello che siamo stati.
Un libro straordinario per molti aspetti: il primo, la storia che rimanda con accuratezza linguistica e sapienza narrativa a tutte quelle storie in cui la dimensione tra sogno e realtà, si fa essa stessa nuovo spazio, nuovo terreno di narrazione della dimensione dell’infanzia. 
Secondo aspetto: le illustrazioni, realizzate da Luisa Montalto con l’antica tecnica cinese a pennello di bambù, sanno restituire, nel senso della prospettiva, nella scelta essenziale della gamma cromatica con cui rappresentare i diversi contenuti (grigio scuro quasi nero e seppia, con cui sono realizzati tutti i disegni, il verde acido, per il pantalone della bambina protagonista, il rosa per le guance di entrambi, e i medesimi colori, rosa e verde acido per le foglie dei noccioli, a suggerire che è questo incontro a colorare il resto del paesaggio che si va dilatando, così che anche alcuni tronchi del bosco diventano verdi) nel tratto fluido e veloce, il senso di quella dimensione sospesa tra sogno e realtà, in un crescendo emotivo molto intenso.
Questo grazie anche al formato del libro che la casa editrice Verbavolant ha sperimentato e collaudato in altre pubblicazioni: si tratta infatti di un libro da parati, un libro in sedicesimi, piegato in modo tale che la storia letteralmente si possa aprire fino a diventare, nell’illustrazione finale, un poster, da appendere, se si vuole, ma anche da richiudere, per lasciare che tutta la magia di questa storia meravigliosa possa essere custodita e riaperta, come uno tesoro prezioso, da scovare nuovo ogni volta. Chi sia Seb la storia non ce lo dice, come neanche ci rivela il nome della protagonista. Ma forse non è necessario racchiudere nella forma compiuta di alcune parole, il senso di una ricerca poetica e metaforica che ciascun lettore, piccolo o grande, può fare da sé. L'unico elemento dell'identità di Seb che possiamo ricavare è racchiuso forse ancora in un colore. Nella prima illustrazione i pantaloni di Seb sono dello stesso verde acido che sarà poi usato per quelli della bambina protagonista: chissà forse Seb è stato ciò che ora la protagonista si trova a essere e in quella conchiglia fatta scivolare nella mano e strofinata sul viso c'è ancora l'eco di quella voce d'infanzia.



Informazioni tecniche
Titolo: Seb e la conchiglia
Autrice: Claudia Mencaroni
Illustratore: Luisa Montalto
Editore: Verbavolant
Codice: EAN 978-88-99-931292
Formato: libro da parati
Prezzo indicativo: € 12 cartaceo

Età di Lettura: (dai 4 anni)


".
CopyRight © | Piccoli Lettori Crescono - Book Avenue KIDS