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SCELTI PER VOI: L'Immortale

sabato 24 novembre 2018


Giochiamo per non arrenderci. Giochiamo per ricordare che ci sono "pedoni" in pericolo ovunque. Giochiamo per non dimenticare che cè molto in gioco. È sempre successo e succederà sempre. È unidea che non può morire.

Se passate da Ginevra, un giorno, potreste ritrovarvi ad attraversare un parco popolato da tantissime specie di piante. Si chiama Parc des Bastions, risale al XVIII secolo ed è perfetto per chi vuole godersi un po’ di verde, respirare una boccata di aria fresca o… farsi una bella partita a scacchi. Già, perché al suo interno, il parco ospita alcune scacchiere giganti disegnate sulle vie pedonali.

È qui che si ritrova Judit, una mattina, in compagnia di suo nonno. Deve esercitarsi con il disegno in vista di un difficile concorso, e gli scacchi sono il soggetto ideale per giocare con il carboncino. Judit ha undici anni (quasi dodici!), vive a Ginevra con la mamma e il nonno, ha un grandissimo talento per il disegno e vorrebbe più di ogni altra cosa conoscere suo padre, tornato da tempo in Ungheria con una nuova compagna. Ma per il momento deve accontentarsi delle email che si scambiano ogni tanto.

Sarà al Parc des Bastions che la vita di Judit cambierà, quando gli scacchi entreranno all’improvviso nella sua vita. Ma soprattutto quando conoscerà il signor Aliyat, uno strano iraniano che indossa sempre il turbante, esperto di scacchi e campione imbattuto del parco. Da quel momento, Judit tornerà ogni giorno per esercitarsi, ogni giorno dedicherà un’oretta al disegno e un’oretta al gioco degli scacchi e ogni giorno migliorerà in entrambi. E quando il signor Aliyat le concederà una sfida, lei non potrà far altro che accettare, fiera di poter affrontare un avversario così esperto. Perderà, ovviamente, ma ormai lei sa che per essere un vincitore bisogna saper perdere.

La vita al parco scorre tranquilla, tra partite a scacchi, brezza primaverile e nuove conoscenze. Ma la serenità non è destinata a durare. Perché un giorno iniziano a girare alcune voci su quello strano iraniano. C’è chi sostiene che sia un clandestino senza permesso di soggiorno, chi ritiene che non dovrebbe vivere tranquillo a Ginevra, e chi lo ritiene addirittura pericoloso. Non passerà molto tempo prima che la polizia si presenti al parco e lo arresti con l’accusa di essere un terrorista. Per Judit è inaccettabile. In fondo, quanti di quelli che hanno puntato il dito conoscono davvero il signor Aliyat? Quanti hanno ascoltato le sue parole, si sono fermati a vederlo giocare o gli hanno semplicemente rivolto un saluto? Pochi, o forse nessuno. Così sarà Judit a prendere l’iniziativa. Si metterà in gioco, tirerà fuori il suo coraggio e mostrerà a tutti che quell’uomo con i folti baffi neri e l’accento straniero non è altro che un essere umano.

L’Immortale è un piccolo gioiello. Un libro semplice ma allo stesso tempo profondo, capace di arrivare a tutti, grandi e piccoli. Racchiude una storia di coraggio, di solidarietà, di lotta contro il pregiudizio. Troppo spesso l’uomo considera straniero ciò che non conosce, ma basterebbe davvero pochissimo per superare la barriera della paura. Un contatto, un gesto, una parola, giorno dopo giorno, e piano piano il muro crolla, e dall’altra parte anche noi potremo incontrare qualcuno per cui vale la pena battersi. E se mai un giorno dovessimo trovarci in quel parco, a Ginevra, vedendo quelle scacchiere ci ricorderemo che la bellezza non sta soltanto nella vittoria. Ma che giocare è importante, perché ci aiuta a non dimenticare che in gioco c’è moltissimo. Sempre.

Informazioni tecniche

Titolo: L’Immortale
Autore: Ricard Ruiz Garzón
Editore: Piemme. Il Battello a Vapore
Titolo originale: La Inmortal
Traduttrice: Maria Bastanzetti
Pagine: 134
Formato: brossura con alette
Età di lettura: da 11 anni
Prezzo indicativo: € 13,00
Codice EAN: 9878856665628



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