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BUSSOLE: Pensa, Giornalino! Diari di una bambina che amava i libri

martedì 12 giugno 2018


L'ho trovato ad attendermi al ritorno da Bologna, dalla Fiera Internazionale dei libri per ragazzi. Era avvolto nella solita busta anonima color carta da pacchi, resa ancora più fugace dalla mancanza di qualsiasi mittente. Di libri in quei giorni ne avevo visti così tanti che ne avevo quasi pieni occhi e cuore, eppure la vista di questo dono inaspettato mi ha dimostrato che c'è sempre un libro da qualche parte che ancora ti aspetta, e in fondo alla fine ti sceglie.
Chi non conosce la personalità, il talento, la scrittura di Donatella Ziliotto? Ha fatto così tanto per la letteratura per ragazzi nel suo instancabile e alacre lavoro di cura e dedizione alle storie dedicate ai giovani lettori che non finiremo mai di dirle grazie. 
Un lavoro che l'ha portata a scovare in modo quasi rocambolesco (la trovò per caso mentre spaccava legna nel bosco vicino casa, come raccontò sua figlia a una conferenza a Bologna) una della autrici più grandi della letteratura per l'infanzia nel mondo, Astrid Lindgren, e a fare in modo che venisse tradotta anche in Italia, riuscendo successivamente a portare nel nostro paese anche Tove Jansson e Michele Ende.
Bookavenue Kids aveva già dato conto del lavoro di Donatella Ziliotto in occasione della ripubblicazione di Un chilo di piume, un chilo di piombo, Lapis (qui potete trovare l'articolo). Quel diario che aveva come protagonista Fiamma, una ragazzina di 11 anni che viveva a Trieste durante gli anni bui della guerra, aveva trovato ispirazioni in questi diari, oggi ripubblicati da Bompiani, grazie alla cura e alla generosità della figlia della Ziliotto, Martina Forti.
I diari, in tutto sei, vanno dalla fine dell'estate del 1940, quando Donatella aveva otto anni, all'autunno del 1949, quando ne aveva diciassette. Un decennio nel quale la bambina, che già fin da allora manifesta l'amore incondizionato per i libri e le storie, vive ogni momento nell'esatto eterno istante in cui si manifesta, e in quell'attimo, noi lettori riusciamo a cogliere già in nuce il carattere della giovane donna che di lì a breve si manifesterà in tutte le sue peculiarità: una ragazza riflessiva, con un forte senso di autocritica, e una capacità straordinaria di raccontare, anche le tragedie della guerra e le conseguenze che si porta dietro, tanto da farle dire:
Pensa giornalino mio, al 9 maggio c'è stato proprio il vero armistizio, la fine d'una così grande guerra! Ebbene, la gente se ne stava indifferente, come se non fosse successo niente di nuovo. Questo a Triste; nelle altre città, si sente per radio, feste, balli canti: la gente è come impazzita! Oh!! Ma qui a Trieste dobbiamo essere proprio i più disgraziati? La gente diceva sempre: dopo la guerra ... dopo la guerra ... e adesso che la guerra è finita, che non ci sono più stragi, niente, non fanno niente. (11 maggio, 1945)
Non è un momento facile quello per la città di Trieste divisa tra le truppe inglesi e americane e l'occupazione di Tito. Presto ne nasceranno tafferugli, scontri, che Donatella riporterà nel suo diario, in modo doloroso e critico. 
Donatella continua a crescere e inizia a condividere con il suo amato Giornalino, non solo le annotazioni più immediate, sulla scuola, le amiche, i primi amori, le liste dei libri letti e desiderati, o addirittura il prezzo dei beni di prima necessità così da rammentarsene a guerra finita.

Appaiono anche riflessioni sul senso delle cose, della vita, addirittura sul mondo dei bambini:
Venerdì sera son venute a dormire da me Viviana e Mariarosa. Di sera avevamo intenzione di andare al cine, ma poi pioveva che Dio la mandava. A letto abbiamo parlato. Una volta tanto ti dirò un saggio dei nostri ragionamenti: la I° tesi era questa: se i bambini avessero coscienza della loro felicità, sarebbero più felici? Io semplicemente non riuscivo a concepire una "coscienza puerile". Infatti vedevo possibile soltanto l'ipotesi che essi potessero ragionare con quell'intelligenza che nasce in noi, dopo il risveglio da quel luogo, piacevole sogno che è l'infanzia. E allora i bambini non sarebbero affatto più felici perché non riuscirebbero più a godere d'ogni minima cosa. Ma poi è subentrata un'altra ingegnosa supposizione. I bambini hanno una "coscienza" tale quale la nostra, solo l'adoperano in un altro modo. Essi non si accorgano della loro felicità perché si servono di questa "coscienza" per analizzare il minuto in cui vivono; ed essi vivono di puro "presente", perché il loro "passato" è poca cosa e il loro "futuro" è l'incomprensibile e nebuloso mondo dei "grandi. (16 giugno, 1946)
Emergono già i caratteri salienti che renderanno Donatella Ziliotto non solo una grande narratrice del mondo dell'infanzia, ma anche un'editor attenta e sapiente. Il tutto caratterizzato dal suo inconfondibile stile asciutto, affilato, come se nelle parole e nella loro sequenza dovesse trovare la combinazione esatta e non ridondante alla formula narrativa della vita. 

Un dono questa raccolta dei suoi diari, di cui ringraziamo di cuore Martina Forti e l'editore per averli ripubblicati.
Con questi amati pensieri e parole, noi di Bookavenue KIDS  Piccoli Lettori Crescono cogliamo l'occasione per porgere a Donatella i nostri più cari auguri di buon compleanno seguiti da un immenso e caloroso ... GRAZIE! 

Informazioni Tecniche
Titolo: Pensa, Giornalino! Diari di una bambina che amava i diari
Autrice: Donatella Ziliotto
Illustrazioni: Donatella Ziliotto
Editore: Bompiani 
Collana: Passaggi-Bompiani
Codice: ISBN 978-88-452-9670-3
Pagine: 257
Prezzo indicativo: € 15,00
Età di lettura: (0-99 anni)


 
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