Eri sulla luna, perché tu vivevi lì. Sulla Luna.
Edward van de Vendel, autore olandese che ha pubblicato tanti libri per ragazzi, si è ispirato a una fiaba giapponese del nono secolo e l’ha reinterpretata ponendo accenti nuovi che ne esaltano i temi universali, quali l’amore, la cura e la libertà. Il libro, riccamente illustrato da Mattias De Leeuw, si apre con un personaggio misterioso che vive sulla Luna, una giovane ragazza che si appresta ad osservare cosa accade sulla Terra tramite un cannocchiale, si accomoda con l’intenzione di restare lì a lungo, si mette vicino un piatto di biscotti e del succo blu. Cerca, mentre ammira paesaggi giapponesi suggestivi e poetici.
La storia infatti comincia in una piantagione di bambù, dove vivono due anziani sposi che non hanno potuto avere figli, e quel giorno gli compare tra le canne una minuscola bambina che continua a ripetere «Jie».
Tutto in lei era vero, e tutto era minuto. Eppure, era una bambina a tutti gli effetti, anche se alta solo undici centimetri.
Un dono, solo questo poteva essere, e così i due anziani neogenitori si prendono amorevole cura di questa figlia comparsa dalla terra e dal bambù, era un germoglio molto speciale e con sconfinato affetto e gratitudine verso la sorte che gli è toccata, la crescono, fino a vederla sbocciare come una meravigliosa ragazza, così affascinante da far innamorare i personaggi più illustri di quel territorio.
La storia ripercorre tappe delle storie classiche fatte di personaggi influenti, come il Ministro o l’Alto Consigliere, tutti arditi pretendenti che chiedono la mano di Jie, indicata da tutti come la Principessa splendente del flessuoso bambù. La ragazza però non vuole lasciare i genitori, è per loro che è arrivata, inoltre continua ad essere avvolta da un alone di mistero, avverte un forte legame e ha un compito che ha assunto con molta serietà e devozione, quindi, richiede ai pretendenti delle prove da affrontare difficilissime. Questi personaggi però, sebbene così influenti e potenti, cercano delle scorciatoie, usano i loro mezzi per evitarsi quelle fatiche.
Ci sono colpi di scena, non manca l'aspetto avventuroso, che mettono in ridicolo la pomposità. In tutto ciò, la storia si sposta nei due piani narrativi, perché il lettore torna ancora sulla Luna, dal personaggio iniziale: uno spettatore che segue il corso degli eventi e che non sa cosa accadrà, esattamente come il lettore.
Si tratta di un racconto delicato e fiabesco, con pagine ricchissime di immagini immediate e poetiche, dalla pennellata decisa, con colori intensi e continui richiami al Giappone tradizionale e ai toni della Natura, dove anche i contrasti creano emozione.
La storia si complica, e non di poco, con la comparsa di un ragazzo senza nome di cui non svelerò nulla, e Jie si trova a scombinare ogni piano; questo nuovo imprevisto porterà a decisioni importantissime e coinvolgeranno, infine, anche il misterioso personaggio che osserva dalla Luna.
La ritualità giapponese culmina nelle millecentoundici lettere d’amore, il sentimento che domina la storia. La libertà, infine, rilucerà più di ogni altro dono o aspirazione.
Quanto è difficile e prezioso lasciare libero chi si ama o sentirsi liberi di amare, di cambiare strada o quanto è potente il travaglio prima di prendere decisioni faticose? Tanto è la risposta, ma la libertà è anche amore, soprattutto amore.
Una bellissima storia, magica, che dall’antico Giappone restituisce riflessi di attualità, proprio perché i temi trattati sono universali. Piacerà anche agli adulti.
Stampato con Font Leggimi per agevolare la lettura, non mi resta che augurare:
Buona lettura!
Informazioni Tecniche
Titolo: La ragazza Bambù
Autore: Edward van de Vendel
Illustratore: Mattias De Leeuw
Traduzione dal nederlandese: Laura Pignatti
Editore: Sinnos
Codice: EAN 978-8876095245
Pagine: 240
Formato: cm 21x 14 brossura, copertina flessibile
Prezzo consigliato: € 16,50
Età: dai 9 anni