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SCELTI PER VOI: LA STRADA TI CHIAMA

martedì 29 novembre 2022

 

È arrivata l'estate, finalmente! Via il freddo di metri di neve, via l'influenza che tiene a casa proprio durante le vacanze di Natale. Ora davvero tutto sarà possibile, starsene a leggere libri indisturbato fino a sera, e poi finalmente scendere a giocare in strada con gli amici.
Comincia con questo sapore di attesa luminosa la nuova e bellissima storia di Francesca Bonafini. A raccontare in prima persona in una calda Toronto del 1976 è Leonardo, figlio di immigrati veneti, approdati in Canada in cerca di un avvenire più prospero.
Leonardo ama le lingue antiche e la filosofia, tanto che il suo gatto lo ha chiamato Socrate, è piuttosto imbranato a hockey, lo sport nazionale in Canada, e deve tenere a bada i suoi due fratelli più piccoli che minano da vicino i suoi spazi di libertà e i suoi tesori, come un quaderno di filosofia, fatto a pezzi dal fratello Giorgio.
Accanto alla voce ironica, intelligente e divertente di Leonardo ci sono quelle dei suoi amici, Dimitris, Oliver e Yves.
Dimitris, figlio di immigrati greci, ristoratori, ha cominciato ad accorgersi che nel mondo esiste la bellezza e che questa abita in modo speciale il genere femminile, si innamora così tanto facilmente delle ragazze, ogni giorno una diversa, da suscitare nei suoi amici ilarità e gioco. Dimitris è anche un ragazzino pieno di immaginazione e pronto all'avventura, capace di ascoltare i battiti più segreti della vita. Lui e Leonardo si azzuffano spesso, ma lo fanno con grande affetto, senza risentimenti prolungati.
E poi c'è Oliver che ama le piante ed è un gran giocatore di hockey, tanto che è stato selezionato in una prestigiosa squadra locale. Oliver ha una voce delicata, attenta, e presta grande attenzione a tutti gli esseri viventi del regno vegetale, che disegna e descrive nel suo taccuino. Ama raccontare ai suoi amici, in apposite riunioni, delle sue scoperte botaniche, fino a quando suo padre glielo vieta, additando la sua passione come qualcosa di non adatto a un maschio, tantomeno a un giocatore di hockey. Oliver ne soffre moltissimo, mettendo in dubbio persino che la sua passione per l'hockey sia così autentica, come se di cose che ci fanno battere il cuore potessimo averne solo una.
E poi c'è Yves, il misterioso angelico Yves, figlio di immigrati francesi, vive come una doppia vita, tra la scuola che cambia spesso, e il canto. Sì perché Yves, come sostiene Leonardo, quando canta diventa qualcosa di molto simile a un angelo. Solo che lui a volte se ne vergogna, e questo perché a scuola è spesso deriso per la sua passione per l'opera, per la musica classica. Quando però finalmente riesce a condividere con i suoi amici, la musica e l'opera diventano protagonisti indiscussi della storia, non solo sua ma anche dei suoi amici. Perché attraverso le storie delle opere Yves racconta ai suoi amici anche le emozioni che in quella luminosa estate stanno vivendo insieme.
Ognuno di loro infatti è alla ricerca del proprio tesoro, è per questo che la storia si divide in parti denominate Mappe, ognuna delle quali è affidata alla voce in prima persona di uno dei protagonisti, che nella narrazione delle cose che accadono loro, girano attorno alla ricerca di qualcosa di prezioso, che è fuori di loro, ma anche dentro di loro. 
Alla fine, mentre l'estate della loro infanzia declina lentamente verso un cambiamento, decidono che un tesoro vero deve pur esserci per loro da qualche parte e organizzano un'escursione per andare a cercarlo su una delle isole del lago Ontario: non sanno esattamente cosa cercare ma sanno che ognuno di loro dovrà avere la propria mappa e seguire il proprio sentiero. Scoprono allora che quella ricerca li mette in contatto soprattutto con il desiderio di trovare dentro di sé qualcosa cui appartenere, per crescere e seguire la strada che li chiama. Ognuno partirà da solo alla ricerca del proprio tesoro, che saranno foglie o sassi non importa, la cosa fondamentale è aver avuto la possibilità di attraversare da soli quello spazio ignoto e aver trovato comunque qualcosa di personale e intimo nella ricerca. 
Questa è davvero una storia bellissima perché le voci riescono a essere tutte originali, uniche, autentiche, e nelle quattro parti-Mappe si incontrano, si tengono per mano, diventano davvero un coro polifonico, in cui ciascuna sta accanto all'altra componendo una unica entusiasmante melodia. 
L'ultima Mappa è quella di Yves, il cui nome e il suo personaggio trae spunto dal famoso Yves Abel, direttore d'orchestra franco-canadese, come l'autrice racconta nella post-fazione. Lui che sembrava agli occhi degli altri amici l'unico ad avere un reale tesoro nel corpo, la voce, che lo portava a calcare teatri, incidere dischi, essere riconosciuto per un talento, si trova alla fine a dover fare i conti con quel diventare grandi che coinvolge, suo malgrado, anche il corpo.
Un momento di passaggio che disorienta, la voce cambia, e lui non riesce più a cantare come vorrebbe, il suo tesoro sembra sgretolarsi, il suo sogno svanire. La mappa che aveva immaginato e costruito non sembra più portarlo nella giusta direzione. Eppure Yves dentro  di sé continua ad amare con la stessa passione la musica, il canto, cosa può fare adesso? 
La storia di Yves sembra dire al lettore che a volte è necessario saper modificare la mappa che ci siamo costruiti, perché quella stessa passione può guidarci anche in altre direzioni, che all'inizio non avevamo previsto, immaginato, desiderato, ma che forse a ben guardare rappresenta l'unica possibilità di diventare grandi non solo in senso anagrafico ma soprattutto in senso umano: saper cambiare direzione, saper entrare in relazione con quello che la vita ci fa incontrare e sapere trovare, nonostante tutto, il nostro posto nel mondo. 
La scrittura di Francesca Bonafini è vivida, delicata e potente allo stesso tempo, è come se con le sue parole si ponesse sempre sulla soglia a fare da messaggero tra quel mondo dell'infanzia e l'adolescenza e i lettori, e lo fa con rispetto e grande capacità di restare in sintonia con il mondo dell'infanzia, rispetto anche per la lingua che cura con amorevole dedizione nelle scelte linguistiche, nelle costruzioni sintattiche, mai semplificate, mai banalizzate e sempre invece tessute come strumenti di una ricerca profonda del sentire e del vivere dei quattro ragazzini protagonisti.
Una storia consigliatissima, che a mio avviso dovrebbero leggere anche gli adulti.

Per voi Piccoli Lettori Crescono
INFORMAZIONI TECNICHE

Titolo: La strada ti chiama

Autore: Francesca Bonafini

Illustrazione di copertina: Maria Gabriella Gasparri 

Editore: Sino

Collana: Zonafranca

Formato: brossura, 176 pagine

Codice EAN: 978-887-6094590

Età di lettura: dai 12 anni

Prezzo indicativo: 14 euro







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