Steve ha dodici anni e molte più paure dei suoi anni, ma non è arrendevole e le affronta meglio che può. I suoi rituali potrebbero sembrare ossessivi, ha delle bizzarre manie compulsive. La sera per esempio, prima di addormentarsi, elenca due liste: le cose di cui è riconoscente e l’elenco delle persone a cui augura di stare bene. Una specie di preghiera, anche se non sa bene a chi rivolgerla, ma è un buon modo per finire la giornata e affrontare la notte e i sogni, o gli incubi.
Purtroppo le paure notturne lo perseguitano. Steve si copre fin sopra la testa e lascia un buchino soltanto, per respirare. Le sue notti sono popolate da incubi e anche quando si sveglia, non svaniscono del tutto, perché resta la sensazione che ci sia stato qualcosa o qualcuno in fondo al letto che lo abbia sempre fissato.
I mostri quindi pare che vivano sia dentro sia fuori, sono paure che avvolgono. Il coraggio ha mille motivi per vacillare. Inoltre, la nascita del fratellino, afflitto da una malattia congenita degenerativa, genera disperazione in tutta la famiglia, che improvvisamente è assorbita da continue visite in ospedale e da mille timori, difficili da gestire. I genitori sono risucchiati dalle difficoltà e dalle preoccupazioni, e in un certo senso spariscono, per Steve.
Alle sue battaglie notturne si aggiungono quelle diurne: con le vespe, al cui veleno è allergico.
Un giorno Steve è punto da una strana vespa, mai vista così particolare nemmeno dalla babysitter studiosa entomologa, e da quel momento nei suoi sogni appare un nuovo visitatore, luminoso e tranquillizzante, una figura ammaliatrice:
“La prima volta che le ho viste, ho creduto che fossero angeli. Cos’altro potevano essere, con quelle loro ali chiare, leggere e sottili come garze, e la luce che le ammantava?”
Dopo alcune visite nei sogni, in cui l’angelo pare poter risolvere tutto, compreso il fratellino malato, si rivela per quel che è: la regina delle vespe e fa la proposta che costa solo un sì. Steve all’inizio crede sia una buona idea, la proposta della vespa, seppure molto vaga, e gli appare come una soluzione a tutti i problemi. Steve è stanco delle assenze dei genitori, della vivacità della sorellina che, piccola, non prova empatia, anzi, lo affligge con le stramberie dei suoi giochi immaginari, come quello del telefono giocattolo che suona e con cui il misterioso interlocutore le parla ogni giorno. Steve è stanco del piccolo, come chiama il fratellino, difettoso.
Quindi pronuncerà il fatidico Sì alla domanda non detta della regina delle vespe bianche, misteriosa. Lei promette la grande soluzione, può sostituire il fratello, ma non guarirlo. Questo dettaglio si staglia presto nelle paure di Steve. La volontà di aiuto all’inizio pareva buona ma il modo cela un’atrocità. Inizia così una nuova e pericolosissima sfida, da combattere in solitudine.
Eppure, senza una forte convinzione, appare limpido come ognuno possegga più risorse di quello che crede: Steve, infatti, si sottovaluta.
La minaccia prende forma con l’enorme nido di vespe, e quello che contiene è prodigioso e terrorizzante allo stesso tempo. L’invasione delle vespe avvolge la casa intera e Steve combatte per salvare quel piccolino, così oggettivamente fragile eppure diventato preziosissimo.
L’avventura si fa incalzante ma rilascia un senso di inquietudine, l’azione attraversa l’anima del protagonista. La storia è accompagnata dalle illustrazioni cupe di Jon Klassen, che accompagnano il testo assecondando il non detto, il mistero e il varco aperto tra sogno e tangibilità, tra sensazioni ed emozioni, tra fantasia e realtà.
Un libro piccolo e intenso, che calca sulle potenzialità nascoste, sul coraggio e la disillusione. Steve è un abile stratega contro un nemico molto forte, addirittura letale e matura, accetta le difficoltà.
La battaglia di Steve, le tentazioni e la risolutezza, confermano che in fondo si è forti, soprattutto quando in gioco c’è qualcosa cui si tiene davvero. Steve sta lottando più dei suoi genitori. È un eroe vero e proprio. La sua storia ribalta l’idea di perfezione convenzionale, si scontra con l’impatto di un panzer con la realtà.
Si può cadere in mille pezzi, prima di accettare l’inadeguatezza, l’atmosfera del libro stesso è forte, quasi tenebrosa, ma la luminosità è presente con la forza del protagonista, che si oppone all’illusorio bagliore della vespa.
È un viaggio di speranza potente verso l’accettazione, è un libro anche per adulti, perché afferma con forza che la normalità non esiste.
Per Piccoli Lettori Crescono,
Informazioni tecniche
Titolo: Il Nido
Autore: Kenneth Oppel
Illustrazioni: Jon Klassen
Editore: Rizzoli (collana Ragazzi)
Codice: EAN 978-88-17-08919-7
Formato: 19x14cm. Cartonato. Copertina rigida.
Pagine: 256
Prezzo indicativo: € 16
Età di Lettura: dai 13 anni