Slider

SCELTI PER VOI: NELLE CASE DEI MORTI NON CI SONO SCALE

lunedì 13 gennaio 2025

 


Una famiglia numerosa si ritrova in un paesino pugliese per far ristrutturare e poi vendere la casa dei nonni, bruciata per metà da un incendio due anni prima. Nella parte scampata alle fiamme, la “zona giorno”, sono rimasti a viverci zio Lelio e l'anziana nonna. 
Zii e cugini si incontrano quindi per condividere insieme l'ultima settimana nel luogo della loro infanzia. Ma mentre i grandi passano il tempo a discutere e litigare su come sistemare le faccende, iniziano ad accadere cose strane.
È luglio, e dentro si muore di freddo.

Il primo a sparire è stato il gatto.
Inghiottito dal muro, come se la casa l'avesse mangiato intero.

Poi Cesare. Poi... Dove saranno finiti? Sarà stata la casa a prenderli?
È Dodo a raccontarci questa storia. Ed è sempre lei, insieme al fratello Giulio e ai cugini Cesare, Camillo e Cecilia, a cercare di capire cosa si sveli dietro al mistero delle scomparse.
I ragazzi, nonostante il divieto assoluto di oltrepassare il confine e di andare nella “zona notte”, decidono di avventurarsi nella parte bruciata.
Dodo qui comincia a vedere cose che gli altri cugini non vedono. O che forse non vogliono ammettere di vedere.
Oltre, appaiono ombre, immagini sfuocate, tonfi cupi, voci offuscate, che pian piano si consumano. Il pavimento si dilata. Dove prima c'era una porta compare un muro, per poi nuovamente apparire. Mattonelle che si frantumano, spazi che cambiano continuamente.
E persone che sembrano quello che non sono.
Cosa è accaduto due anni prima? È la casa a decidere le sorti di chi ci entra? A stabilire chi far entrare e soprattutto chi far uscire?
Dodo ha un segreto, ma nessuno le crede.
Ed anche io ho fatto molta fatica a crederle.
Il racconto si dipana poco alla volta, lasciandoci in una suspense continua, senza svelare nulla, se non quando l'ansia ha ormai preso il sopravvento.
Neppure io vi rivelerò assolutamente niente, perché la meraviglia è una cosa sacra.
I capitoli molto brevi, con i loro altrettanto ipnotici titoli, contribuiscono a tenere alta la curiosità, e difficile è non voler leggere subito il seguente.
Lucia Perrucci gioca con il tempo, destabilizzando il lettore, che volentieri si lascia perdere nel groviglio di stanze in perenne mutamento, dando vita ad un intreccio potente e perfetto. La sua scrittura semplice, secca e allusiva, ammalia attraverso cantilene e versi ripetuti, trasportandoci in un'atmosfera nebbiosa, facendoci però ogni tanto rifugiare nella nostalgia di un tempo che era, dei giochi semplici di una volta, del rapporto dolce e unico tra nonni e nipoti.
Solo nelle ultime pagine ci svela cosa sia successo e la lettura di quelle righe, tutte d'un fiato, fanno venire la pelle d'oca.
E alla fine, la paura si trasforma in lacrime.

Nelle case dei morti
tutto ciò che lasci porti
ciò che resta deve andare
nelle case dei morti non ci sono scale

Sono entrata nella casa piano piano e mi sono completamente lasciata travolgere da tutta la miriade di emozioni che si sprigionano, pagina dopo pagina: dalla paura sottile, all'inquietudine, fino alla tenerezza, sentendo persino l'alone di bruciato che strozza la gola.
Veri protagonisti sono i ragazzi, con il loro coraggio di leggere la realtà e comprendere il mondo meglio degli adulti, concentrati solo sui loro problemi, sul come risolvere le cose ancor prima di capirle davvero. Ma sopratutto la loro sensibilità, che va di pari passo con il dono della capacità di immaginare, che spesso, col tempo, lasciano spazio all'indifferenza e alla incomunicabilità.
La casa che muta e brucia è l'immagine distorta di uno dei timori più grandi che abbiamo: quello del cambiamento. Dodo è colei che riesce a affrontare le paure più profonde, quelle che non si vogliono nominare o guardare in faccia.

Non devi dirle chi sei, ma chi è...

Il tema della memoria è centrale. Attraverso i ricordi, anche se dolorosi, gli eventi vengono elaborati, diventando più chiari e le persone care possono continuare a sopravvivere.
Le cose non sempre sono come sembrano.
Così come non esistono libri per adulti o ragazzi. Esistono libri che aggiungono tasselli al mosaico della vita e danno l'occasione di vivere qualcosa che altrimenti, nel tempo che ci è dato, ci saremmo persi per sempre.
Ma che cosa è la realtà se non una sua personale interpretazione?

Per voi Piccoli Lettori Crescono



INFORMAZIONI TECNICHE

TITOLO: Nelle case dei morti non ci sono le scale
AUTORE: Lucia Perrucci
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2024
PAGINE: 229 p.
FORMATO: cartonato con sovraccoperta
ETÀ DI LETTURA: dai 12 anni
ISBN: 978880479201
PREZZO INDICATIVO: € 17,00

".
CopyRight © | Piccoli Lettori Crescono - Book Avenue KIDS