A volte il tempo e lo spazio assumono dimensioni altre da quelle percepibili comunemente, ed è in quelle dimensioni che si fanno incontri inattesi, a tratti molto pericolosi.
E solo persone con sensibilità particolare sanno riconoscerne l'esistenza.
Tutto comincia, in questa storia, con l'arrivo di un Luna Park, che viene a occupare uno spazio dismesso, confinante con quello abitato di via Piccinino.
Abitano nei condomini della via un gruppetto di ragazze e ragazzi, che vivono le loro vite, tra scuola, fidanzati, giochi, sorelle, fratelli, genitori. Tutto apparentemente scorre, come sempre.
L'arrivo del Luna Park desta sin da subito una grande curiosità, anche perché rende permeabile quel confine con la zona dismessa della Sita, un terreno abbandonato usato dal Comune come rimessa degli autobus non più funzionanti.
Ias, Campus, Tamara, Camilla, la sorellina di 3 anni e mezzo di Ias, Rollo, Seba, il fidanzato di Tamara, decidono di andare a vedere lo spettacolo dell'uomo serpente, annunciato da cartelli pubblicitari come spaventoso e entusiasmante insieme.
Sono d'accordo con i genitori, che li raggiungeranno a breve.
Scavalcano la recinzione, si incamminano tra erba alta e avanzi di bottiglie rotte, il tendone è lì, e Camilla, di cui devono tutti avere cura, è in braccio.
Lo spettacolo comincia, l'uomo serpente ha uno sguardo inquietante, Camilla si sente osservata, ha paura. Ias cerca di tranquillizzarla, ma Camilla è una bambina speciale, ha una sensibilità molto acuta, ha dovuto cambiare scuola, trovare un piccolo gruppo di compagni per potersi sentire al sicuro. E lì in quel luogo, nonostante la presenza del fratello e dei suoi amici più grandi, non si sente al sicuro.
Quando l'uomo serpente ancora una volta sembra rivolgerle lo sguardo e infilarsi a forza nella teca di cristallo, contorcendosi in movimenti disumani, lei non riesce più a stare ferma a guardare e scappa.
Da qui inizia un vero e proprio thriller, Camilla scompare, nonostante Ias sia subito corso fuori a cercarla, all'arrivo dei genitori ancora non si trova. Nel frattempo tutto si è fermato, gli adulti, colti dal panico allargano il raggio di ricerca e sventuratamente trovano la bambina: riversa nell'erba alta, con il suo maialino di pezza, Brutta Nanna, lontano da lei, non sembra ferita ma le sue condizioni sono disperate.
Cosa è accaduto e chi può aver fatto una cosa del genere?
A capitoli alterni il romanzo si snoda mettendo in scena la voce dei grandi e quella dei ragazzi, che insieme sperano che Camilla si riprenda dal coma nel quale qualcosa l'ha fatta precipitare. Ma nonostante accurate ricerche mediche nulla sembra aver indotto quello stato così preoccupante e che nel corso dei giorni addirittura peggiora.
Ias è roso dai sensi di colpa, non capisce cosa sia successo e come sia stato possibile che in così poco tempo qualcuno o qualcosa abbia potuto far del male a sua sorella senza lasciare traccia.
Eppure avverte qualcosa, sente, anche lui dotato di una acuta sensibilità, che c'è qualcosa che non torna nel modo in cui la sorellina è stata trovata, in questo non sapere cosa davvero le sia successo. Con Campus, che in quel giorno maledetto ha perso il telefono, tornano nei luoghi della Sita. E mentre il telefono squilla su loro chiamata, lui avverte una voce che sussurra la stessa canzoncina che cantava sua sorella quel giorno. Nello stesso momento i segnali vitali di Camilla sul monitor nella camera d'ospedale sono scossi da qualcosa, Ias lo verrà a sapere solo dopo, potrebbe sembrare un accenno di ripresa, ma Ias incomincia a pensare che i due fatti siano da mettere in relazione.
Da qui il romanzo prende definitivamente l'avvio verso un'indagine che Ias porterà avanti con una compagna di classe, Lana, verso la quale sembra nutrire un sentimento più intenso dell'amicizia.
Scartabellando tra i giornali della biblioteca e grazie alle parole della bisnonna, scopriranno che Camilla non è la prima bambina a cadere vittima di una qualche oscura presenza che domina tutta l'area della Sita.
Cosa sia e il perché prediliga i bambini molto piccoli lo scopriranno in un finale mozzafiato, intenso, denso, durante il quale lo stesso Ias, per salvare la sorellina, diventerà anche lui vittima di questa strana e oscura presenza.
Ciò che renderà Ias vulnerabile alla presenza oscura non sarà allora l'età, visto che lui ha 13 anni e non è più un bambino, ma la paura, il sentirsi privo di qualsiasi forma di protezione, perché quel tipo di paura è propria dei bambini che cercano quindi rassicurazione.
Non svelo il finale, ma mi ha letteralmente tenuta incollata alla pagina, ogni dettaglio è sapientemente dosato per far si che la trama che ne derivi risulti coerente e ben orchestrata.
La scrittura è attenta, precisa, avvolgente e lo sguardo, sempre rivolto ai giovani protagonisti, sa essere capace di introspezione e profondità, mettendo in luce le fragilità dei protagonisti ma anche quella capacità ostinata di credere oltre, sapendo cioè trascendere il dato oggettivo, per fare spazio a spiegazioni che un adulto non potrebbe mai accogliere come reali. Sarà proprio questa capacità tuttavia che consentirà a Ias di portare in salvo la sua sorellina.
Una storia da non perdere, per giovani e adulti.
INFORMAZIONI TECNICHE
TITOLO: La Barabuia
AUTORE: Gabriele Nanni
CASA EDITRICE: Pelledoca
COLLANA: Neroinchiostro
FORMATO: 20,5 CM X 13 CM, brossura
NUMERO DI PAGINE: 232
ETÀ DI LETTURA: + 12
CODICE EAN: 9-788832-791013
PREZZO INDICATIVO: 16 euro