Poco più di venti chilometri separano la cascina dove Marianna vive con la sua famiglia a Rovagnate, da Lecco. Eppure la notizia della sua partenza per il necessario lavoro nella cartiera di quella città sconosciuta, le fanno germogliare nel cuore paura e timore, aprendo in lei una grande distanza tra il desiderio di restare nella casa natia, al caldo degli affetti, e quella voce interiore, che fin dalla prime pagine accompagna la protagonista, facendole intuire la sua vera natura.
Vai, vai Marianna. La tua vita non deve continuare così per sempre, ogni giorno uguale agli altri, a ripetere gli stessi gesti … cambia Marianna, datti nuove possibilità.
Marianna è solo una ragazzina quando i suoi genitori, costretti dalle necessità, le dicono che da lì a qualche giorno, dovrà andare a lavorare nella cartiera di Lecco, prendendo alloggio nel convitto gestito dalle suore, posto proprio di fronte alla fabbrica.
È così che comincia per la protagonista un percorso di crescita costellato di incontri, esperienze, difficoltà e fatica, ma anche di scoperte, sfide, e sogni.
Nel convitto Marianna farà la conoscenza di altre ragazze che come lei sono impegnate nella manifattura della carta, ognuna con le sue inclinazioni e le sue difficoltà. Da subito si profila all'orizzonte lo scontro con Adele, ribelle, più grande di lei, che reagisce al dolore della separazione dalla sua famiglia e alle ferite della vita, con rabbia e aggressività. Marianna, diventata subito una delle sue vittime preferite, sarà capace tuttavia di non cedere ai soprusi con la violenza e la bieca vendetta, ma scoprirà la forza della resilienza e quella legata a sogni più grandi.
Perché in convitto Marianna avrà anche e soprattutto la possibilità di mettere a frutto il suo carattere curioso e intraprendente.
L'incontro con Suor Luigia e con la magia di quei fogli bianchi e resistenti su cui la religiosa, sera dopo sera, le insegnerà a tratteggiare parole e pensieri, condurranno Marianna a crescere, a dare forma concreta ai propri desideri, a trovare una strada tutta sua per andare incontro alla vita.
Io mi perdevo ad ascoltare i racconti della suora, rimanendo seduta vicino a una cassettina di legno alle sue spalle. Da principio per me il contenuto di quella casetta era un mistero, poi una sera colsi la suora nel momento in cui l'appoggiava sul tavolo e l'apriva. Rimasi incantata: dentro la scatola c'erano una penna e un calamaio. Suor Luigia prese un ritaglio di carta, un piccolo foglio color burro, e intinse la penna nel calamaio scuro. Trattenni il fiato e aspettai che dal pennino uscisse il segno, come avevo visto alla cartiera, dalla finestra del Signor Biagio. La suora mosse la sua mano con calma ed ecco che comparve il segno. Era marrone, tendente al ruggine. Non potevo sapere che parola aveva scritto, ma doveva essere una bella parola. "Ho scritto Marianna, il tuo nome." Si stava proprio rivolgendo a me! Mi invitò ad andare più vicina. Mi mise la penna tra le dita e mi corresse la posizione della mano.
La scrittura e le parole dei libri che Marianna incontrerà grazie a Suor Luigia e alla Contessa, cliente della cartiera, alla quale la giovane protagonista inizierà a portare le consegne di carta, daranno forza alla sua voce più profonda, anche quando quella voce, quelle parole, le faranno intravedere un sogno apparentemente impossibile da realizzare, ma che poi divenuto invece reale, richiederà da parte di Marianna scelte anche dolorose.
Un romanzo storico e di formazione, costruito in modo impeccabile, con riferimenti puntuali e molto evocativi al lavoro nella cartiera, di cui si mette in scena dalla fonte d'acqua e dalla ruota, alla separazione degli stracci fino agli essiccatoi, dove sono messi ad asciugare i fogli.
Spiccano inoltre i caratteri così ben ritratti dei personaggi, diversi e ognuno con un ruolo definito: da suor Luigia, la cui vita di dedizione a Dio e al prossimo, verrà svelandosi nel corso della storia, in modo da restituire la complessità di un personaggio-persona a tutto tondo, che svolgerà nei confronti di Marianna quasi quello di una seconda levatrice; alla zia Ada, che Marianna conosce solo per la sua assenza, ma che invece avrà un ruolo importante, nella capacità di credere alla propria voce; da Giovanni, il ragazzo delle consegne, così spavaldo, così allegro e di cui Marianna si innamorerà, ma che rivelerà anche latore di un pregiudizio nei confronti della protagonista, quando, tenterà di convincere Marianna a lasciar stare, per amore suo, il perseguimento del suo sogno, quello di diventare maestra; anche il Signor Biagio diventerà nel corso della storia un personaggio di rilievo nella vita di Marianna, perché capace di vedere in lei quei talenti che gli consentiranno di assegnarle compiti poco ascrivibili a una ragazza di fine ottocento, come quello di consegnare gli ordini nelle città vicine.
Protagonista altrettanto evocativo e ben descritto è, come un nido accogliente, il paesaggio, quello del lago dal lato di Lecco, della campagna, delle città vicine, che l'autrice conosce molto bene per esserci nata, e dai quali traspare tutta l'intimità e la bellezza.
I personaggi sono numerosi e di tutti siamo in grado di scorgere, come in un caleidoscopio, i tratti eterogenei che li compongono.
A renderli ancora più vivi e vicini al lettore è la voce di Marianna, che nella narrazione in prima persona, sa restituire il senso della relazione con ciascuno dei personaggi, senza tuttavia mai fermarsi a una semplicistica contrapposizione tra un tu e un io, ma sempre con la consapevolezza della propria individualità e nel rispetto delle di quelle altrui.
Marianna impara così a credere in sé stessa, a fidarsi della propria voce, a trovare la forza per opporsi ai soprusi, e al contempo a custodire e far germogliare nel cuore il desiderio di una vita migliore.
Con una scrittura intima, delicata e toccante, l'autrice sa dare voce a un personaggio forte, che nel corso della narrazione compie la sua trasformazione: saranno le parole e la scrittura che consentiranno a Marianna l'accesso a una parte di sé che non conosceva, quella forza nuova, che sempre accompagna chi fa della scrittura uno strumento di approssimazione al proprio posto nel mondo.
Prendi tutto il tuo coraggio e cogli l'occasione, è fatta apposta per te.
Da leggere e rileggere.
Informazioni
Titolo: La voce di carta
Autore: Lodovica Cima
Illustratore (copertina): Ilaria Zanellato
Editore: Mondadori
Collana: Contemporanea
Pagine:189
Formato: rilegato
Età di lettura: +11
Prezzo indicativo: 16 euro
Codice EAN: 978-8804-723660