Cominciamo proprio da lì: dalla piazzola
del parcheggio, uno spazio scelto, che sospende il tempo e consente di
fare l’annuncio che merita tutta l’attenzione della famiglia. Per il
narratore, Giacomo, si tratta di un momento memorabile: finalmente
arriverà un fratellino! Rimetterà in equilibrio l’asse che pendeva verso
la fazione femminile di casa: mamma e due sorelle. Quale gioia!
Stessa piazzola qualche tempo dopo. Altro annuncio importante: il fratellino sarà speciale. Per Giacomo, cinque anni, vuol dire solo una cosa: super eroe!
La storia ha per protagonisti due fratelli e la loro famiglia, non
sono personaggi di carta ma reali quanto il lettore. Molti già li
conoscono, perché hanno apprezzato il video che sul canale youtube ha
preceduto il libro, e per chi l’avesse perso, questo è il link.
Giacomo e Giovanni si imprimeranno così
anche nel vostro cuore. Anche l’idea di scriverne un libro, parte da
qui, e Giacomo inizia dal principio, seguito dal tutor e autore Fabio
Geda (Nel mare ci sono i coccodrilli, la saga Berlin). Racconta come cominciò da subito a fantasticare sul fratellino, di cui sceglie anche il nome: Giovanni, e la parola speciale lo trasforma nel bambino-ghepardo, così forte da correre sempre in suo soccorso, un fratello con i super poteri!
Accade però che qualche dubbio si
insinua tra le fessure delle eroiche fantasie. “Più passavano i giorni
più la mia mente arricchiva la parola speciale di sfumature,
ciascuna corredata da un unico, pungente dubbio: perché diavolo sarebbe
nato così?”. Giacomo inizia una sorta di indagine, ha compreso che avrà
un fratello diverso ma perché? Nulla ancora scalfisce l’alone del super eroe.
“Certe volte viene da pensare che è quasi meglio non aprirli, i pacchetti. Che è meglio continuare a sognarci sopra. Ma non funziona così”.
Il pacchetto si apre, nasce
Giovanni e tutti sono gioiosi nell’esporsi a questo mistero, perché
Giovanni lo è, misterioso.
“Da dove arriva?” è la domanda spontanea
di Giacomo, che non si riconosce in quel visino. “Non è di questo
pianeta. È evidente”. Sono gli occhi, prima di tutto, “cinesi o
venusiani”. La sua affermazione strappa un sorriso e rivela anche lo
sgomento.
Quando infine Giacomo scopre che la diversità
di Giovanni dipende dalla sindrome di Down, prova una confusa
delusione. Ha solo cinque anni. Il fratello non sarà un super-eroe ma un
bambino che avrà tempi di apprendimento diversi, avrà qualche
difficoltà in più. Praticamente è l’opposto delle sue prime fantasie.
Nel sereno contesto familiare e finché i fratellini interagiscono
giocando, in cui si evidenzia solo qualche “stranezza”, non c’è da parte
di Giacomo alcun tipo di problema. Più tardi, con la preadolescenza,
condizione naturalmente complessa, scatterà il rifiuto e il conseguente
senso di colpa, logorante. Mancano ancora gli strumenti adatti.
“Consapevoli” si diventa solo crescendo. Giacomo, come i suoi coetanei,
cerca le risposte alle mille domande sulla vita, su chi si è davvero.
Solo a un certo punto si può accettare anche il fatto che, di risposte
valide, se ne troveranno solo alcune. Il padre suggerisce la prospettiva
migliore:
“Il punto, Giacomo, è che Giovanni è Giovanni. Non la suasindrome. Lui è sé stesso”. Quindi “non è la sindrome che occupa i nostri pensieri, ma Giovanni”.
Non vuol dire che sia semplice, ma è la giusta messa a fuoco.
Giovanni, con la sua frizzante carica di
simpatia ed energia, viene raccontato in modo autentico, divertente e
anche imbarazzante, per le stranezze che fa, le paure che ha. Giacomo
sperimenta un disagio, anche questo autentico.
Gli aneddoti, i ricordi, anche le sensazioni più forti, come il panico, sono pervasi di freschezza e di scanzonata ironia.
Il lettore accompagna Giacomo nel
travagliato percorso interiore, ed è un bellissimo cammino.
L’adolescente (e questo anche generalizzando) è piantato sul granitico
“equilibrio che si basa sul non chiedere e sul non sapere”, è
terrorizzato del giudizio altrui, dell’emarginazione, resta imbrigliato
al fisiologico egocentrismo che impedisce l’apertura al mondo.
L’epifania per Giacomo avviene quando comprende che:
“nessuno istillava la paura del giudizio nel mio cuore, ero io a nutrirla”.
Giovanni è di nuovo un super eroe,
perché la vita con lui è “un continuo viaggio tra gli opposti, tra
divertimento e logoramento, azione e riflessione, imprevedibilità e
prevedibilità, ingenuità e genialità, ordine e disordine”. Una grande
ricchezza.
“La diversità fa parte della vita, e abbiamo tutti qualche sindrome”.
L’ironia e l’autoironia, si sa, aiutano a mantenere la leggerezza necessaria per superare anche le difficoltà.
Ho amato questo libro, il taglio intimo e
spontaneo, autentico, che spicca fin dalla prima pagina. La lettura è
piacevole, divertente perché l’ironia è amabile, onesta, c’è un sorriso
velato che non abbandona mai, perché è una storia molto bella e molto
vera.
Per Piccoli lettori Crescono,
Informazioni tecniche
Titolo: Mio fratello rincorre i dinosauri.
Autore: Giacomo Mazzariol.
Tutor: Fabio Geda.
Editore: Einaudi.
Codice: EAN 9788806229528
Formato: 22,5x14cm. copertina flessibile.
Pagine: 176
Prezzo indicativo: € 16,50
Età di Lettura: dai 11 anni